Dogecoin, la cripto nata per scherzo

Dogecoin, la cripto nata per scherzo

Dogecoin, la cripto nata per scherzo

Il Dogecoin, simbolo DOGE, nasce nel 2013 da un’idea di Jackson Palmer, al tempo project manager di Adobe, e Billy Markus. I due avventurieri non avevano assolutamente idea di quello che avrebbero scatenato.

Svilupparono questa moneta digitale quasi per scherzo, rappresentata con uno dei meme più famosi del web, popolarissimo in quel periodo: lo Shinu Iba.

Lo Shiba Inu è una razza di cane da caccia giapponese di piccole e medie dimensioni. È la più piccola delle sei razze di spitz originali del Giappone.  Un cane agile che si adatta molto bene ai terreni montuosi.

L’idea iniziale era quella di creare satira sulla cripto più famosa del momento: il Bitcoin. I creatori non si aspettavano affatto un tale successo, fino a che ne furono anche preoccupati per non riuscire a comprendere le dinamiche del rigoglioso sviluppo.

Infatti, Palmer, deluso e disorientato per la pura speculazione che stava subendo la sua moneta, nel 2015 abbandonò il progetto. Il Dogecoin soffrì due anni di stagnazione soffrendo un ribasso del prezzo. Il valore tornò a vedere momenti di crescita nell’anno 2017, nel mese di maggio.

Dogecoin è una valuta digitale decentralizzata peer-to-peer open source. Attualmente, ha un attivo circolante di 120.233.153.654 pezzi, con una capitalizzazione di 426 milioni di dollari, occupando il 30° posto in classifica tra le più capitalizzate.

È molto simile al Litecoin dal punto di vista tecnico, con un algoritmo crittografico identico, e come il Bitcoin fondato su un sistema del consenso Proof of Work.

Un’altra particolarità curiosa consiste nell’essere una criptovaluta inflazionaria, seppur in modo limitato. Un punto essenziale che ha voluto la sua stessa comunità e gli sviluppatori. Il suo stock minimo deve essere di cento miliardi di pezzi, raggiunta tale soglia i blocchi rilasceranno esclusivamente dieci mila DOGE l’uno, rendendola di fatto una cripto a emissione infinita.

La comunità Dogemarket su Reddit ne ha agevolato notevolmente l’espansione, adottandola per tippare i contenuti sui social e per scambiare alcuni beni.

Il suo valore essenzialmente basso, così come le sue spese di commissione per i trasferimenti, la rende spesso una cripto particolarmente usata negli scambi, in sostituzione del più costoso Bitcoin.

Il mining non è assolutamente conveniente, specialmente con un PC da casa. Gli alti costi della corrente elettrica non coprirebbero il valore basso della moneta. L’alternativa migliore, quindi, sarebbe quella di ottenere gratuitamente i DOGE affidandosi a siti di cloud mining.

Esiste un’altra possibilità di guadagnare gratis DOGE senza alcun investimento, svolgendo dei semplici lavoretti, come guardare video o compilando sondaggi.

Nello specifico vengono in aiuto i cosiddetti siti Get Paid To (GPT), che si caratterizzano per essere di facile utilizzo e dal payout molto basso.

Dai faucet (siti web che fungono da “rubinetti”), invece, è possibile ricevere una piccola quantità di Dogecoin gratuitamente, solo per farti conoscere la criptovaluta. Tutto quello che serve è l’indirizzo del wallet Dogecoin che si può scaricare direttamente dal sito.

È attualmente quotato in oltre cinquanta exchange in tutto il mondo. La maggior parte di essi non consente di acquistare DOGE direttamente con moneta fiat, ma attraverso lo scambio con Bitcoin Ethereum o USDT.

Il team di Dogecoin ha cercato di rendersi utile socialmente e dare un senso ai fondi raccolti, poiché sull’emissione della moneta non c’è un vero e proprio progetto, scegliendo di sponsorizzare numerosi eventi di alto profilo.

Ha finanziato molti team della National Association for Stock Car Auto Racing (NASCAR), una joint venture statunitense di proprietà e gestione familiare che organizza e gestisce vari campionati automobilistici, principalmente negli Stati Uniti e in Canada.

Ha finanziato lo sviluppo di una rete idrica in Kenya e la nazionale bob giamaicana per consentirle di partecipare alle Olimpiadi invernali.

Andiamo a dare un’occhiata allo sviluppo del prezzo nel tempo visualizzando il grafico.

Partiamo dall’anno 2014. Assistiamo a una continua discesa del prezzo, fino a raggiungere un valore vicino allo zero. Come detto sopra, gli anni 2015, 2016 e fino al maggio 2017, anni di abbandono di Palmer, il Dogecoin ha avuto linea piatta. Ha ripreso la sua attività a giugno del 2017, subendo un’impennata del prezzo fino a raggiungere quota 0.01685 dollari alla fine del 2017.

Il 2018 è stato molto discendente, annullando tutto il valore conquistato. Nel tempo ha fissato un minimo importante, rappresentato da quota 0.0020000. Oggi, al tempo di quest’articolo ha una quotazione pari a 0.00347229 dollari a token.

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