Emozioni: fascia rossa e di priorità nel trading

La scala emotiva nel trading

Emozioni: fascia rossa e di priorità nel trading

Tutti gli errori di entrata al mercato, o di uscita, si commettono non perché i trader non abbiano letto bene i grafici, ma perché hanno assecondato delle emozioni che non sono riusciti a controllare. Certo, stiamo parlando di trader che abbiano almeno una preparazione media. Non stiamo parlando di principianti.

Il 99.8% di tutti i fallimenti nell’operatività di mercato sono causati dalle emozioni. A molti potrebbe sembrare strano, ma è una verità. Chi opera in discrezionale a livello professionale, lo sa.

Una debole struttura psicologica di un trader può indurre ed essere causa di diversi errori:

  • Non permettere ai trade profittevoli di continuare a guadagnare
  • Non prendere i profitti
  • Tagliare le perdite quando è troppo tardi
  • Eseguire operazioni perdenti
  • Entrare al mercato senza una strategia e al di fuori delle regole
  • Non eseguire buone operazioni per paura
  • Assumersi troppi rischi in ogni singola operazione
  • Entrare al mercato con una posizione e una size non coerente
  • Utilizzare size troppo alte
  • Impazienza nell’utilizzare un metodo
  • Avere fretta per la crescita del proprio conto

Quando un conto non cresce e non si acquisiscono i risultati sperati, non è perché non si sa utilizzare un determinato indicatore od oscillatore, quello è molto facile con un po’ di studio, ma è perché il trader non ha ancora chiaro che deve curare la sua struttura psicologica per evitare che vada incontro a quei problemi elencati prima, responsabili del suo fallimento.

Adesso voglio farvi vedere, rappresentato in un’immagine, quello che ogni trader, principiante, medio o professionista, dovrebbe curare di più nella sua professione.

La scala emotiva nel trading

Oltre ai concetti di paura e avidità, essenziali nell’individuare determinati livelli sul grafico, a livello psicologico bisogna scavare ancora più in profondità.

La paura

La “paura” è un’emozione che domina molti trader, inducendoli in errore. Parlare di paura in generale non è di aiuto, è un termine astratto che non colpisce nessuna causa. Lavorare per cercare di superare la paura nel trading finanziario è come dire: prendo l’aereo senza avere un’idea di dove andare.

Cos’è la paura nel trading, allora?

La paura nel trading si presenta sotto molte forme diverse e, cosa più importante, può avere molte cause diverse. Certamente, la paura dominante nel trading è la paura di perdere, non ci sono dubbi, ma non è su questo elemento generico che si deve porre l’attenzione. Bisogna chiedersi: perché si perde? Ecco, questa domanda ci costringe ad andare in profondità e a ricercare la vera causa.

Bisogna curarsi dalla paura ricercando la causa. Si deve essere consapevoli del perché si perde e intervenire. La paura di perdere ha origini differenti.

Proviamo a immaginare quali potrebbero essere i motivi più comuni della paura di perdere:

  • Il trader potrebbe non aver fiducia nella sua strategia di trading. A livello personale, forse, sa soltanto che ha preso una strategia in modo casuale, prelevata da qualche parte, e non l’ha mai verificata, sperimentata, studiandoci sopra. Rischiare soldi veri fa paura e provoca paura.
  • Il trader sa benissimo, dentro di sé, di non essersi applicato, sa che non si è messo bene al lavoro e non si è avvicinato al trading con la serietà che merita e, quindi, sperimenta paura quando esercita il trading finanziario perché in fondo ha la subconscia convinzione che non sia un’attività seria, che sono soldi facili e che per fare soldi che personalmente “ritiene veri” deve lavorare col sudore della sua fronte.
  • Il trader ha aspettative irrealistiche di raddoppiare il proprio conto nel giro di poche settimane o pochi mesi. Quando la realtà si presenta al cospetto del trader, naturalmente, si rende conto che i suoi desideri non sono stati soddisfatti. Questa è una condizione che può creare paura: rendersi conto, improvvisamente, che il proprio obiettivo di trading non può essere mai raggiunto.
  • Il trader non ha un metodo e non ha per niente regole, le ha considerate banali e tutte le operazioni di entrata al mercato sono completamente casuali. La reazione normale in situazioni del genere è la riproduzione e la crescita della paura.
  • Il trader si è prefissato un obiettivo di performance non conforme alla sua size e vuole realizzare il 5% a settimana.
  • Il trader è bloccato in un particolare drawdown e mette troppa pressione su se stesso per raggiungere obiettivi non conformi. La paura è il risultato naturale.

Alla luce di quanto elencato, possiamo definire e inquadrare la paura come l’emozione di superficie di cause ben più profonde che ne stimolano la nascita o la consistenza.

Si potrebbe continuare con numerosi esempi, ma penso che il punto sia stato abbastanza chiarito. Abbiamo appreso che affermare semplicemente che la “paura” sia il tuo problema non lo risolve del tutto se non si scava più in profondità alla ricerca del particolare. Solo allora puoi lavorare sulla vera causa e sviluppare un piano mentale e strategico per superare la causa principale.

Non puoi lavorare sul tentativo generico di superare la “paura”, perché potresti non sapere nemmeno cosa sta causando la tua paura. È quel particolare che va individuato e debellato.

La consapevolezza

La consapevolezza è una delle chiavi per affrontare e superare molti ostacoli, nella vita come nel trading. È frequente leggere, nell’ambito degli insegnamenti che riguardano l’operatività finanziaria, che bisogna eliminare le emozioni dalla propria attività e operare sui mercati come dei robot.

Potrebbe essere una soluzione se fossimo dei robot, ma non lo siamo e non è rimedio efficace. Seguire questo consiglio può anche essere pericoloso, noi siamo “emozione”, è il nostro essere umani. Ovviamente. Non siamo stati creati in questo modo e non possiamo sopprimere le nostre emozioni, un approccio del genere potrebbe portare molto stress e frustrazione.

Cosa potremmo fare per migliorarci? Un rimedio efficace c’è, ma richiede impegno.

Il primo passo è notare quando dentro di noi emerge una certa emozione o una sensazione forte. Si dice che gli operatori della finanza abbiano sviluppato una certa insensibilità ai propri sentimenti, a causa delle frequenti e forti pressioni di stress, a cui sono soggetti quotidianamente; oppure, cercano di sopprimerle, ma non è molto utile perché alla fine le emozioni accumulate troveranno sempre una via di uscita e faranno pagare il conto, non a caso i grandi gruppi, all’interno del loro organico, hanno sempre dei professionisti della psicologia che sistemano i loro cervelli e le loro ansie.

Cosa si può fare da soli? Quando ti senti a disagio, annotalo, scrivi cosa stavi per fare e come ti sei sentito. In questo modo, le tue emozioni assumeranno una funzione utile nella tua operatività perché potrai usarle per identificare potenziali mancanze o aree su cui devi lavorare.

Facciamo un esempio: se ti senti costantemente a disagio quando sei dentro il mercato e il prezzo sta andando contro di te, esamina la situazione in maniera più dettagliata. Potrebbe esserci una lezione importante per te e quell’emozione ti dà l’allarme. Devi trasformare l’emozione in un sistema di allerta che può aiutarti a migliorare la tua operatività, i tuoi ingressi al mercato, e scoprire molte cose che prima trascuravi.

Devi sempre rispondere a una domanda: qual è la ragione che sta dietro a questa sensazione? La size di posizione è troppo grande? Quale regola adottare per la gestione o non so cosa fare?

Analisi e ragione. Hai mai osservato il comportamento naturale dei prezzi dopo quella particolare entrata? Hai mai preso appunti, attraverso screenshot di scambi passati, per verificare cosa è probabile che accada una volta che ti trovi in quella particolare situazione?

Potrebbero esserci mille motivi per imparare dalle tue emozioni, ma la regola è che tu ascolti le tue sensazioni e il tuo dialogo interiore che ti permettono d’identificare il problema principale in quella determinata situazione. È il modo più serio per superare tutti i problemi di operatività legati alle emozioni.

L’incertezza

Incertezza. Il fatto di essere incerto. I vocabolari descrivono questo termine con la conoscenza insufficiente, o non del tutto fondata, di un fatto. È un concetto che si può benissimo applicare all’operatività finanziaria perché eliminando l’incertezza, si possono risolvere la gran parte degli errori dovuti all’emotività.

La frenesia di molti trader li porta a trascurare lo studio delle dinamiche dei mercati finanziari, portandoli esclusivamente a porre la loro attenzione alle entrate al mercato, trascurando tutto il resto. È quasi fisiologico che sorga il problema e l’incertezza diventa il risultato logico.

Molti operatori non sanno neanche come posizionare lo stop o il target di una posizione in determinate condizioni di mercato e non hanno imparato come applicare i parametri di size e capitale della posizione in modo ragionevole. Specialmente all’inizio, o nei periodi medi, diversi trader non hanno una conoscenza sufficiente a capire come gestire le posizioni o affrontare i pullback. Molti non sanno come gestire le notizie o non comprendono i criteri d’ingresso al mercato che stanno applicando alla loro operatività perché saltellano continuamente alla ricerca del sistema d’ingresso “perfetto” trascurando tutti gli altri aspetti della loro strategia.

Questi atteggiamenti portano a un’incertezza di comportamento che alimenterà una mancanza di fiducia nelle proprie capacità fino all’approdo della paura. Il compito di un operatore finanziario è capire questo meccanismo e trattarlo alla radice per evitare il sorgere di molti problemi.

Per poterlo fare, deve essere chiaro l’approccio che l’aspirante deve avere sull’attività di trading e si può fare in un solo e unico modo: studiare con dedizione.

Elenchiamo una traccia di studio che consigliamo per potersi esprimere al meglio:

  • Il trading è un business e va trattato come tale. Il tuo perché fai trading. La tua visione di trading. Il ruolo del trading nella tua vita. L’ambiente che ti circonda.
  • Parametri della strategia. Regole d’ingresso. Regole di uscita. Regole per stop e target. Principi di gestione della posizione.
  • Regole di rischio. Dimensione della posizione standard. Massima esposizione aperta. Come gestire le correlazioni.
  • Il capitale e la sua crescita. Come rivedi le tue operazioni. Come reagisci ai cambiamenti. Il tuo capitale psicologico. Come lavori su te stesso. Lavori da solo o hai un gruppo.

Definire ogni aspetto della tua operatività, regole e principi, è essenziale e determinante. Ovviamente, nel tempo, puoi apportare modifiche mirate in base ai tuoi risultati e in conformità a ciò che dicono le tue emozioni. Questo è il modo più sicuro per rimuovere l’incertezza e superare i problemi legati alla paura.

I trader redditizi si avvicinano all’attività con la serietà che merita e capiscono che non possono lasciare le cose al caso. È tutto nelle tue mani, spetta a te quanto vuoi essere serio.

La visione di lungo termine

Un trader che imposta la sua carriera su una visione di lungo termine agirà certamente in modo diverso rispetto a uno che vuole solo guadagnare e velocemente. L’operatore del secondo caso eserciterà una certa operatività per arrivare al più presto al risultato: una leva eccessiva, si assumerà troppi rischi, andrà in over trading stressandosi, avrà aspettative non realistiche e vivrà solo per il breve termine.

Inevitabilmente, questi comportamenti lo porteranno a un disastro, richieste di margini e molta frustrazione. Il suo approccio al trading non ha più nulla a che fare con quello professionale.

Avere una visione di lungo termine è tutt’altra storia: non si cercano scorciatoie perché non funzionano mai, si passa qualche anno solo per imparare bene le basi, si costruisce la propria routine professionale, si lavora davvero su se stessi e sulla propria strategia senza pressioni e senza cercare espedienti. In questo modo sperimenterai meno stress, potrai goderti di più il processo e avrai effettivamente una reale possibilità di avere successo.

In qualsiasi campo, quelli che arrivano in cima hanno messo del tempo, hanno posto solide basi senza avere fretta o pressioni e hanno messo cura a perfezionare il loro mestiere.

Non c’è altro modo per raggiungere un successo sostenibile. Coltivare la pazienza è un’abilità che ti servirà in tutte le aree della tua vita.

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