EOS: un Ethereum più scalabile e flessibile

EOS: un Ethereum più scalabile e flessibile

EOS: un Ethereum più scalabile e flessibile

EOS è un progetto di Block.one, società leader nella fornitura di soluzioni blockchain ad alte prestazioni.

EOS è un’open source concepita per gestire grandi quantità di transazioni nella piccola unità di tempo, in modo da poter reggere l’urto delle transazioni di una qualsiasi borsa valori. Ovvero, EOS dovrebbe avere la capacità di adattarsi agilmente a un forte aumento di domanda.

La piattaforma EOS nasce per offrire servizi di database, autenticazione e per semplificare lo sviluppo di nuove App. Il progetto non riguarda quindi una semplice moneta digitale, ma va ben oltre. Sulla scia di Ethereum, offre anche la possibilità di produrre smart contracts (contratti digitali che sfuggono alle legislazioni in materia).

EOS.IO è un software che introduce un’architettura blockchain progettata per abilitare il ridimensionamento verticale e orizzontale di applicazioni decentralizzate. Ciò è ottenuto attraverso un costrutto simile a un sistema operativo su cui possono essere costruite le applicazioni.

Il software fornisce account, autenticazione, database, comunicazione asincrona e pianificazione di applicazioni su più core e / o cluster di CPU. La tecnologia risultante è un’architettura blockchain che ha il potenziale per scalare fino a milioni di transazioni al secondo, elimina le tasse dell’utente e consente una distribuzione rapida e semplice delle applicazioni decentralizzate.

Alla guida di EOS c’è un solido team guidato da Daniel Larimer, già rinomato per aver ideato il concetto di DAO e dell’algoritmo di consenso Delegated Proof of Stake (DPoS) utilizzato proprio da EOS.

DAO sta per Data Access Object. È un pattern architetturale per la gestione della persistenza. Il vantaggio riguardante l’uso del DAO è quello che preserva una rigida separazione tra gli elementi di un’applicazione, i quali potrebbero essere il “Modello” e il “Controllo” in un’applicazione basata sul paradigma MVC.

Entro la fine del 2018, i token EOS potranno essere spesi sulla piattaforma, permettendo loro il diritto di voto all’interno della stessa agli utilizzatori. Infatti, EOS si basa sul DpoS, acronimo che sta per Delegated Proof of Stake, un algoritmo di consenso che è più robusto e sicuro.

Per consenso s’intende l’approvazione di una transazione della blockchain, bloccando di contro quelle non valide. L’algoritmo DPoS è diviso in due parti:

  • Il processo di elezione, che assicura il controllo ai possessori della criptovaluta.
  • La programmazione della produzione

Questo tipo di algoritmo è utilizzato anche per Bitshares e Steem.

La criptovaluta è nata nel 2017, nel mese di giugno, e dato che non può essere minata, sarà rilasciata totalmente nel corso di tutto il 2018, con un tetto stabilito in un miliardo di token. Il suo prezzo di emissione è stato 0.99$.

Il 10% sarà conservato da Block.one, l’azienda che ha progettato EOS. La missione di EOS è di finanziare il progetto di Block.one, che intende rendere accessibile la blockchain alle imprese, così da permettere loro l’utilizzo di tale tecnologia per le loro soluzioni di business.

Vediamo lo sviluppo del prezzo sul grafico settimanale.

Eos ha avuto uno sviluppo diverso rispetto a quello delle altre valute digitali. Ha avuto un’impennata alla fine dell’anno 2017 e inizi del 2018, dato comune a tutte, e ha acontinuato ad averlo fino ad aprile dello stesso 2018, raggiungendo e stabilendo un nuovo massimo: 21.40 dollari.

Da quella data, inizia la sua inesorabile discesa fino a raggiungere quota 2 dollari. Oggi, giugno 2019, quota 7 dollari.

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