Il Tapering

Il tapering, cos'è e come funziona

Il Tapering

Il Tapering, tradotto letteralmente, significa “assottigliamento”. Sui mercati finanziari è quella fase di rallentamento che adotta un istituto centrale, come la Fed o la BCE, per l’acquisto di assets, appunto, sulle piazze finanziarie.

Il termine è stato conosciuto dal pubblico per la prima volta nel maggio 2013, quando Ben Bernanke, numero uno della Federal Reserve in quegli anni, lo utilizzò nel corso di una audizione al Congresso.

Il tapering è una manovra di politica monetaria che si verifica quando una banca quando vuole diminuire gradualmente lo stimolo all’economia. In altre parole, è una riduzione della quantità di acquisto titoli da parte della Banca Centrale, noto come quantitative easing, un programma di acquisto di titoli su larga scala con l’obiettivo di tirare fuori gli Stati dalla crisi.

Infatti, i tassi d’interesse allo zero e l’acquisto titoli, incoraggiano il credito, i consumi e gli investimenti. Manovra essenziale quando consumi e investimenti sono paralizzati.

Gli investitori valutano con attenzione questo tipo di riduzione, per gli effetti e le conseguenze sull’euro e sui mercati azionari.

Come possiamo ben intuire, e certamente sappiamo, le banche centrali hanno il potere di adottare una serie di politiche per stimolare la crescita degli Stati, ma non possono farlo all’infinito, a un certo punto devono bilanciare i progressi registrati nel breve termine con le aspettative del mercato a lungo termine.

Il tempo d’intervento è molto importante: se la banca centrale decide di chiudere le misure di stimolo troppo in fretta, l’economia potrebbe anche andare in recessione; se decide di continuare lo stimolo all’economia, l’inflazione potrebbe salire al di sopra dei livelli sperati e fissati.

Per citare un esempio concreto, in risposta alla crisi finanziaria ed economica, la BCE ha cominciato ad acquistare asset con lunghe scadenze per abbassare i tassi di interesse. La manovra è stata necessaria per invogliare le istituzioni finanziarie a prestare denaro alla popolazione. La BCE garantiva un acquisto di assets mensili pari a 60 miliardi di euro (quantitative easing) e di contro abbassava i tassi d’interesse a zero.

Se le condizioni economiche, come l’inflazione e la disoccupazione, un giorno si confermassero favorevoli, la BCE potrà decidere di abbassare la quantità di asset acquistati ogni mese per equilibrare lo sviluppo e per mantenere a certi livelli l’inflazione.

L’effetto del tapering sui mercati è provocare un aumento dei rendimenti dei titoli obbligazionari penalizzando così il prezzo dei bond.

Negli Stati Uniti, considerato che il tasso d’inflazione si è attestato ben al di sopra del 2%, si attende di sapere quando, e in quale misura, gli stimoli monetari realizzati dal quantitative easing con l’acquisto di titoli di Stato verranno ridotti.

Si può certamente affermare che con il termine Tapering ci si riferisce a un fenomeno inverso al Quantitative Easing. Mentre il primo si riferisce alla riduzione degli stimoli monetari, il secondo ne richiede l’espansione.

Le misure di quantitative easing tendono a tenere basso il valore della moneta, misure restrittive come il Tapering stimolano il rialzo della stessa.

Il tapering differisce molto dal tightening,  una stretta della politica monetaria che mira ad alzare i tassi di interesse per riuscire a controllare l’inflazione in un momento particolarmente performante.

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