Indice Bovespa

Bovespa è l'acronimo di BOlsa de Valores do Estado de São PAulo

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Bovespa è l’acronimo di BOlsa de Valores do Estado de São PAulo, la seconda più antica del paese, meglio conosciuto come Ibovespa. È l’indice azionario della Borsa di San Paolo e racchiude attualmente  91 titoli delle società più liquide dello Stato Brasiliano.

Il bovespa è il principale indicatore di performance per le azioni negoziate su B3 (Brasil Bolsa Balcão) e riunisce le più importanti società del mercato dei capitali brasiliano. Nasce nel 1968 e, in questi 50 anni, si è affermato come punto di riferimento per gli investitori di tutto il mondo. Tra le aziende più importanti che lo compongono si distinguono Banco do Brasil, Petrobras, Santander Brasil, Eletrobrás, Oi, Copel, Telefónica, Vale, Ultrapar, América Latina Logística, BM&F Bovespa. Potete trovare l’elenco completo su questo link: società dell’Indice Bovespa.

Il Bovespa è pesantemente rappresentato dal settore finanziario, da quello energetico e dalle materie prime. Questi settori, insieme, raggiungono il 60% della capitalizzazione dell’indice. Chi volesse investire o tradare su questa piazza deve tenere conto di questo aspetto.

L’indice viene rivalutato ogni quattro mesi, è il risultato di un portafoglio teorico di attività. Comprende azioni e quote di società quotate in B3 che soddisfano i criteri descritti nel suo calcolo di riferimento, corrispondente a circa l’80% del numero di scambi e del volume finanziario nel mercato dei capitali.

Procedimento per l’ammissibilità delle azioni all’Indice:

  • sono ammissibili Azioni e quote di azioni. I criteri di selezione sono pochi: essere tra gli asset che rappresentano l’85% in ordine decrescente dell’Indice di Tradabilità (IN) (buffer 90%); 95% di presenza nel trading floor; 0,1% del volume finanziario sul mercato a pronti (lotto tondo); e non essere penny stock.
  • È un Indice ponderato, tradotto: Valore di mercato flottante / cap 20% per società / cap 2x IN. È un Total return (BRL) e il suo ribilanciamento avviene Trimestralmente : ogni 1° lunedì di gennaio, maggio e settembre.

L’11 settembre 2013, BM&FBOVESPA ha annunciato le modifiche ai criteri per la quotazione Ibovespa, che sarebbero stati implementati in due fasi, entro il mese maggio 2014.

Le principali modifiche alla metodologia includevano:

  • Funzione di ponderazione – in precedenza la ponderazione era basata sulla liquidità. A partire da gennaio 2014, la ponderazione è basata sul valore di mercato attribuibile al flottante di un elemento costitutivo, con un limite di liquidità (Tradability Ratio) fissato al doppio del peso ipotetico del componente.
  • Il Tradability Ratio (Indice di Negoziabilità o IN) è ora calcolato tenendo conto di 1/3 della quota di una componente sul numero complessivo di contratti e di 2/3 della quota della componente del valore complessivo negoziato sul mercato azionario cash.
  • La soglia del coefficiente di negoziazione è stata aumentata dall’80% all’85%.
  • Il requisito di “trading attivo”, misurato in base al numero di sessioni di trading, è stato portato dall’80% al 95%.
  • Le nuove emissioni di titoli sono accettate anche in forma anticipata per l’adesione all’indice.
  • Le azioni che si qualificano come penny stock non sono idonee per l’inclusione nell’indice.
  • I titoli che a ogni ribilanciamento si classificano, per Rapporto di Negoziabilità individuale, in un certo periodo, e rappresentano oltre il novanta per cento (90%) della somma totale di tale metrica, sono rimossi dall’indice.
  • Sono stati chiariti i criteri in base ai quali un’azione costituente sospesa dalle negoziazioni mantiene l’appartenenza all’indice o viene rimossa dall’indice.
  • È stato introdotto un limite in termini di peso relativo massimo del contributo totale di una società all’indice.

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