NEM, la blockchain giapponese

NEM, la blockchain giapponese

NEM, la blockchain giapponese

NEM fu inventato nel 2014 da un utente che frequentava il forum Bitcoin Talk e scriveva con lo pseudonimo UtopianFuture. In realtà, dietro quel nomignolo si celava Makoto Takemiya, giapponese, ovvero il co-fondatore e CEO di Soramitsu, l’azienda che ha introdotto la blockchain Iroha all’Hyperledge Project della Linux Foundation.

La prima versione “Alpha” ha trovato luce nel giugno del 2014, mentre la versione Beta fu annunciata qualche mese dopo. La data di rilascio ufficiale è stata l’1 aprile dell’anno 2015, con una fornitura massima di 9 miliardi di token, tutti messi in circolazione senza riserva.

La tecnologia blockchain NEM offre un metodo fondamentalmente semplificato per mantenere il registro delle transazioni sicuro rispetto al tipico e tradizionale database. È stata progettata e codificata da zero per scalabilità e velocità.

Il suo meccanismo di consenso rivoluzionario e il programma Supernode assicurano che la blockchain pubblica aperta di NEM possa crescere senza mai compromettere il throughput o la stabilità.

Il NEM è composto essenzialmente da un Nodo,  che sarebbe l’infrastruttura del Server (NIS) e dal Client, che viene usato per interagire tra i nodi. NEM  è il nome della rete blockchain, le criptomonete sono chiamate XEM.

È stato costruito per essere di semplice uso. Gli sviluppatori possono interagire con il proprio linguaggio di programmazione preferito o usare il core NEM in Java (che presto sarà C ++). La blockchain di NEM ha molto da offrire in termini di potenza, scalabilità e facilità d’uso.

Usando NEM si possono creare app blockchain all’avanguardia. Tramite un “NanoWallet” è possibile inviare e ricevere denaro; funziona con ogni NIS e basta avere un browser web per utilizzarlo.

La tecnologia del NEM utilizza ad esempio l’algoritmo POI (Proof-of-Importance), servizio di messaggistica completamente criptato che viene utilizzato in tutte le transazioni, ed Eigentrust, account multifirma e messaggistica criptata.

Negli ultimi tempi ha ottenuto un grande successo, grazie anche alla blockchain Mijin che utilizza il software di NEM con test effettuati dalle varie istituzioni giapponesi ed internazionali.

La struttura del NEM è modulare e consente al portafoglio di essere continuamente protetto da possibili attacchi da parte di hacker. È difficile, o quasi impossibile, accedervi. Questo garantisce a NEM di occupare uno dei posti privilegiati nelle classifiche di sicurezza dell’ecosistema.

È la prima blockchain di Smart Asset al mondo. Il sistema Smart Asset di NEM consente a chiunque di personalizzare completamente il modo in cui si utilizza la blockchain, con una robusta serie di funzionalità che include spazi dei nomi simili a domini e un controllo Multi-signature completo.

Qualsiasi applicazione può accedere a queste funzionalità tramite la semplice funzionalità API, che consente una facile integrazione all’interno delle app mobili.

Per essere ancora più precisi, la moneta digitale in questione, XEM,  non è solamente un’altcoin, ovvero una delle tante valute digitali, ma rappresenta una vera e propria piattaforma peer-to-peer, la quale fornisce servizi di pagamento, messaging, gestione di domini, assets e brand, attraverso la propria tecnologia blockchain.

Come sempre, dopo aver analizzato le caratteristiche principali, andiamo ad approfondire l’andamento del prezzo attraverso l’esame del grafico.

NEM è nato il 31 marzo 2015, emesso a un prezzo pari a 0,0006 dollari. Questa cifra è rimasta costante fino a Marzo 2016, quando il suo valore si posiziona a quota 0,001 dollari.

Nel mese di luglio 2016, riesce a toccare la soglia degli 0,01 dollari, e a quel punto rimane quasi stabile fino ad aprile 2017. Da quella data, assistiamo a una ripresa trascinata dalle altre criptovalute. Troviamo XEM prima raggiungere 0,26 dollari, nel maggio 2017, e poi continuare a stabilire il suo personale record fino a 2.1 dollari, ai primi di gennaio 2018.

Ha sempre avuto una buona capitalizzazione di mercato che le consente di posizionarsi  tra le migliori 20 criptovalute al mondo.

È scontato dirlo ma anche XEM è ritornato a un prezzo molto basso seguendo lo stesso destino delle altre criptovalute. Dopo il picco avuto nei primi mesi dell’anno 2018, gradualmente ribassa fino a raggiungere la quotazione di 0.038900 a token.

Possiamo affermare che NEM ed XEM hanno avuto un grande riscontro sui mercati asiatici, sopratutto in Giappone. Esso è infatti il paese di nascita di gran parte dei fondatori e creatori di questa criptovaluta.

Trading Bull Club