Petrolio, Brent e WTI

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Petrolio, Brent e WTI

Innanzitutto, bisogna dire che esistono decine di varietà di petrolio, diverse per caratteristiche chimiche della miscela d’idrocarburi che li compongono. Ogni campo di estrazione assegna il nome a una varietà di petrolio diversa.

Brent e WTI sono i benchmark di riferimento per l’economia mondiale. Questo distinguo è importante per gli operatori del settore poiché fornisce informazioni sulle caratteristiche chimiche del petrolio estratto, sulla distanza dal luogo dell’estrazione e quindi sui costi di trasporto.

Il petrolio influenza notevolmente, in positivo o negativo, l’andamento di molti mercati internazionali. Perché? Perché il suo impiego coinvolge molti settori dell’economia globale ed è quotato in dollari, per questa ragione è anche seguito da molti trader.

Il petrolio, o crude oil, è principalmente scambiato tramite i futures ed è quotato al barile, contenente circa 159 litri di greggio, corrispondenti a 139 chili di prodotto. Le più importanti piazze di scambio di petrolio sono due:

  • Il NYMEX (New York Mercantile Exchange).
  • L’International Petroleum Exchange di Londra (IPE) sostituito dall’InterContinental Exchange (ICE) di Atlanta.

Il Brent è estratto nel Mar del Nord, al largo della Scozia, su piattaforme che fanno riferimento principalmente a Gran Bretagna, Norvegia, Danimarca, Olanda e Germania, ed è quotato all’ICE. Il WTI (West Texas Intermediate) è il greggio americano che viene dal Texas, dalla Louisiana e dal Nord Dakota, ed è quotato al NYMEX.

Il loro prezzo non coincide mai, il Brent, oggi, generalmente è più costoso dell’altro. Nonostante la differenza, il Brent e il WTI sono entrambi considerati petroli light, a causa della scarsa densità che li caratterizza e che permette una più facile lavorazione e raffinazione.

Entrambi i mercati sono quotati in dollari americani:

  • Il Brent, malgrado abbia una produzione limitata, è il riferimento mondiale per il mercato del greggio e influenza il 60% dei prezzi del petrolio sul mercato. È il risultato di una miscela prodotta dall’unione di diversi tipi di petrolio estratti dal Mare del Nord (Brent Blend, Forties Blend, Oseberg ed Ekofisk). Questo tipo di petrolio è usato come punto di riferimento per la definizione dei prezzi in Europa, Africa e Medio Oriente.
  • Il WTI è il benchmark, ossia il parametro di riferimento, per tutti i contratti scambiati al NYMEX.

Entrambe le categorie sono tradabili su qualsiasi piattaforma e con quasi la totalità dei brokers presenti sul mercato, in futures o CFD.

La quotazione del petrolio è moltissima influenzata da fattori di natura geopolitica. È un mercato molto manipolato, è fondamentale conoscere tutti gli elementi che ne riescono a muovere il prezzo:

  • La quotazione del petrolio viene espressa dollari americani, seguire l’andamento dell’USD può aiutare.
  • Il livello di produzione e l’equilibrio con tutti i paesi produttori.
  • Le relative quantità di scorte di petrolio USA e OPEC.
  • Notizie particolari di geopolitica che riguardano i paesi produttori, esportatori e importatori di petrolio.
  • Notizie che abbiano un impatto importante nei settori energetici o industriali.

Il WTI è considerato molto più pregiato poiché vanta minori quantità di zolfo e una gravità API più elevata, la densità del prodotto in rapporto all’acqua. Lo zolfo tende a corrodere i tubi dei metalli impiegati nell’industria petrolifera, aumentando così i costi di raffinazione, lo stesso discorso vale per la densità: tanto più denso è il greggio tanto più sono necessarie lavorazioni più complesse per renderlo più leggero.

Un alto contenuto di zolfo rende la raffinazione più difficile e quindi più costosa. Riguardo al peso viene utilizzata anche la gravità Api che indica quanto sia pesante o leggero un liquido rispetto all’acqua. Il Wti ha una gravità Api pari a 39,6 mentre il Brent presenta una gravità di 38,06 ed è per questo il Wti è considerato migliore del Brent, avendo un minor grado di zolfo e una gravità Api maggiore.

Inoltre, non è da sottovalutare l’importanza di uno dei fattori che maggiormente condizionano l’andamento del mercato del petrolio: la domanda da parte del settore della raffineria e soprattutto da parte dell’Asia. Non meno importante è l’offerta di petrolio sul mercato, il Wti costava di più fino a quando gli Usa non hanno cominciato a puntare forte sull’estrazione del loro petrolio, anche con tecniche non convenzionali come il fracking.

Aumentando l’offerta, il prezzo è calato, ecco perché oggi il Brent costa più del Wti. Inoltre, da grandi importatori, gli Stati Uniti sono diventati esportatori di petrolio, proprio perché hanno massicciamente aumentato la loro produzione, superando Russia e Arabia Saudita.

Prezzo del petrolio dal 2010 al 2019

Petrolio, quotazione di 10 anni

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