Ralph Nelson Elliott

Ralph Nelson Elliott

Ralph Nelson Elliott

Ralph Nelson Elliott nasce il 28 luglio del 1871 a Marysville, nel Kansas, Stati Uniti. Ha vissuto nel periodo della conquista del West e nel pieno sviluppo delle reti ferroviarie. Cominciò la sua carriera lavorativa proprio in questo settore, come dirigente.

Mentre era in servizio in America Centrale, un’ameba histolytica gli procurò una malattia intestinale debilitante che lo costrinse a ritirarsi dal lavoro all’età di cinquantotto anni. I ritmi erano estenuanti, non poteva sostenere quell’incarico.

Determinato, non voleva ritirarsi, cercò di pensare un altro di tipo di attività. Prima comincia a sperimentare l’attività di consulente amministrativo di esercizi pubblici, ma il suo malessere gli causava non pochi problemi, aggravandosi sempre di più. Il 1929 fu proprio un anno pesante, era affetto di anemia perniciosa che gli provocava febbre cronica, dissenteria e perdita di peso.

Negli anni successivi si trovò per molte volte vicino alla morte, ma, per sua fortuna, riuscì a sfuggirle. Impensierito, e dovendo impiegare il suo tempo libero, alla fine, decise di dedicarsi allo studio del comportamento dei prezzi del mercato azionario americano.

Elliott, lesse tutto quello che c’era da leggere e aveva già visto la crisi del 1929. Cominciò a studiare Charles Dow, il quale lo affascinò fortemente. Studiò talmente tanto che si procurò anche settantacinque anni di dati del mercato azionario, li esaminò, li analizzò per bene e nell’anno 1938 perfezionò il suo personale studio battezzandolo il principio delle onde.

Il principio dell’onda di Elliott è una forma di analisi tecnica utilizzata per analizzare i cicli di mercato, per anticipare i trend, identificando gli estremi, alti e bassi dei prezzi e altri fattori collettivi, nella psicologia degli investitori.

La sua teoria ha come obiettivo lo studio e l’osservazione delle onde che i prezzi hanno compiuto sul grafico, cercando di trarne qualcosa di ripetibile e farne una regola.

Era un convinto sostenitore del fatto che i prezzi del mercato azionario seguono particolari leggi prevedibili e naturali e possono essere misurati e previsti utilizzando i numeri di Fibonacci. Escludeva il principio di casualità e imprevedibilità.

Si era confrontato e ispirato alla ciclicità del movimento marino, ecco perché il battesimo del principio delle onde. Studiando gli impulsi delle onde del mare, movimento in avanti e movimento in ritiro, Elliott sviluppò la sua teoria: un impulso al rialzo lo inquadra con cinque onde mentre il movimento secondario, il ritracciamento, che in caso di rialzo sarà al ribasso, si compone di tre onde (a-b-c). Un ciclo completo di otto movimenti.

Attraverso la rappresentazione grafica dei movimenti si rende conto di come poteva visualizzare l’effetto dell’emotività degli investitori sull’andamento dei mercati in generale. Spiega i cinque movimenti della fase rialzista in questo modo:

  1. La prima onda esprime il sentimento dell’incertezza.
  2. La seconda esprime le prese di beneficio.
  3. La terza aumenta la forza e il volume di scambio facendo risalire il prezzo.
  4. Nella quarta i grossi investitori iniziano a chiudere buona parte delle loro posizioni.
  5. La quinta, ultima, il sentiment, preso dall’euforia, spinge il prezzo alle stelle.

I tre movimenti della fase ribassista:

  1. L’onda A – In genere è contenuta. È la fase dove gli investitori più attenti riescono a individuare debolezza o ribassi in arrivo;
  2. L’onda B – Molti ancora credono che il prezzo salirà, una sorta di piccola illusione, per andare a colpire i massimi precedenti;
  3. L’onda C – Demolisce ogni speranza e con una vendita repentina brucia tutti gli ordini al mercato rialzisti.

Nei primi anni quaranta amplia la sua teoria includendo nella movimentazione dei prezzi le dinamiche dei comportamenti umani collettivi, pubblicando Il suo ultimo e più grande lavoro: Nature’s Law -The Secret of the Universe.

Fu esposto a molti giudizi e molti fallimenti. La sua teoria soffrì pesante critica. Elliott doveva fare i conti con la cruda realtà e perse molti soldi sui mercati degli anni 1929-1932.  La validità del suo principio dell’onda rimane ancora oggi oggetto di un acceso dibattito.

Era molto testardo e non consentiva critiche o suggerimenti per quello che riguardava gli studi della sua tecnica. Ci volle un po’ di tempo prima di trovare qualche collaborazione. Lavorò con Charles Collins, il quale gli propose un contratto di consulenza per la Investment Counsecil Inc.

Il 1934 fu l’anno dove Elliot rese parzialmente pubbliche le sue teorie avanzate che andavano a integrare la teoria di Dow. I tre punti fondamentali su cui si basava erano: l’identificazione della struttura delle onde; il loro grado; la previsione temporale.

Ralph Nelson Elliott non può considerarsi un vero e proprio trader, e cioè di quelli che operano al mercato per fare, è inquadrabile più come uno studioso e giornalista del trading.

Visse momenti di difficoltà di ogni tipo. Pubblicò la sua ultima opera nel 1946 e in quell’anno sua moglie morì. Gli ultimi due anni della sua vita li visse con enormi difficoltà, fisiche e finanziarie. Charles Collins e altri suoi amici finanziarono la sua permanenza presso un ospedale di New York.

La morte lo raggiunse il 15 gennaio del 1948. Fu cremato dopo due giorni, al Fairchild Funeral Home di Brooklyn.

Elliott ci lascia un grande messaggio sostanzialmente: la borsa è un fenomeno di natura psicologica, dove si esprime più il pessimismo o l’ottimismo che le reali condizioni delle imprese; il mercato registra soprattutto le reazioni dell’uomo agli eventi politici, economici e sociali.

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