Stellar Lumen: la cripto dei poveri

Stellar Lumen: la cripto dei poveri

Stellar Lumen: la cripto dei poveri

Stellar Lumen è un’infrastruttura di pagamenti distribuita in open source. Si tratta di una tecnologia innovativa che collega persone, sistemi di pagamento e banche, con particolare attenzione al mondo in via di sviluppo.

Stellar Lumen è un protocollo open source per lo scambio di valute fondata all’inizio del 2014, nello Stato del Delaware, da Jed McCaleb, creatore di eDonkey, e Joyce Kim.

Ti consente di agevolare le transazioni multi-valuta in modo rapido, affidabile, e per una frazione di un centesimo, utilizzando come risorsa un crypto-asset chiamato Lumens (XLM).

Dietro al protocollo Stellar Lumen c’è un’organizzazione no profit: la Stellar Development Foundation. E’ destinata a tutti i paesi in via sviluppo per sconfiggere la povertà.

L’operazione di base di Stellar è simile a quella della maggior parte delle tecnologie di pagamento decentralizzate. Gestisce una rete di server decentralizzati con un libro mastro distribuito che viene aggiornato ogni 2 o 5 secondi tra tutti i nodi.

Una delle specifiche vincenti di Stellar Lumens è la velocità delle transazioni, che richiedono appunto tra i 2 ed i 5 secondi per essere eseguite. Permette di scambiare transazione tra banche e anche tra governi. Aziende come IBM e Deloitte stanno testando con successo l’utilizzo di questa criptovaluta.

Il più importante fattore distintivo tra Stellar e Bitcoin è il suo protocollo di consenso. Il protocollo di consenso di Stellar non si basa sull’intera rete mineraria per approvare i trasferimenti.

Utilizza l’algoritmo di Accordo Federated Byzantine Agreement (FBA), che consente un’elaborazione più rapida delle transazioni. Questo perché utilizza le sezioni di quorum (o una parte della rete) per approvare e convalidare una transazione.

Ogni nodo nella rete Stellar sceglie un altro insieme di nodi “affidabili”. Una volta che una transazione è stata approvata da tutti i nodi all’interno di questo set, allora è considerata approvata.

Il processo abbreviato ha reso la rete di Stellar estremamente veloce e si dice che elabora fino a 1.000 operazioni di rete al secondo.

Una caratteristiche importante di questa criptovaluta è il costo della transazione antispam:  per ogni transazione fatta, una piccola quota di 0,0001 lumen sarà distrutta.

Questo impedisce alla blockchain di essere invasa da attacchi denial-of-service e di attaccare la rete. Allo stesso modo, la rete Stellar richiede che tutti gli account mantengano un minimo di 20 lumen.

Questo requisito garantisce che gli account siano autentici e che la rete possa mantenere un flusso di transazioni senza interruzioni.

Inoltre, le commissioni tramite un complesso sistema permettono di redistribuire le risorse, consentendo all’inflazione di mantenere sempre livelli bassi.

Il gettone dei lumen agisce come mezzo di pagamento all’interno della blockchain ed è destinato a connettersi fino a 12 valute e paesi diversi, compresi quelli provenienti dall’Oceano Pacifico meridionale (Australia, Nuova Zelanda).

Un’altra caratteristica molto importante riguarda l’aumento del valore dell’1% annuo dei Lumen. In questo modo l’immissione di denaro è sempre controllata: inoltre c’è stata una ripartizione controllata che ha permesso di avere una percentuale equidistribuita.

Un dato che riguarda Stellar Lumen è davvero interessante: molte organizzazioni no profit la stanno implementando come infrastruttura finanziaria;  si tratta,  generalmente,  di organizzazioni che operano nei Paesi in via di sviluppo.

La Fondazione Praekelt  ha scelto di utilizzare Stellar in una delle sue applicazioni di messaggistica per fare in modo che le donne dell’Africa Sub Sahariana possano mettere da parte del denaro Oradian, un cloud bancario che utilizzerà l’open source Stellar per creare una rete tra le istituzioni di microcredito nigeriane.

Alla fine del mese di dicembre 2016, la piattaforma stellar.org ha dichiarato di aver avviato alleanze finanziarie con le Filippine, con l’India e anche con il continente africano, e precisamente l’Africa Occidentale.

Stellar ha dichiarato di voler produrre esattamente 100 miliardi di Lumen e di distribuirli in una maniera specifica, predeterminata.

Il 50% dei Lumen presenti sul mercato sono pensati per poter soddisfare le richieste di tutti gli investitori, mentre il 25% viene dedicato alle associazioni no profit che vogliono investire nei paesi meno abbienti.

Il 20% è dedicato a chi già possiede un altro tipo di valuta, ovvero il BitCoin, mentre il restante 5% è dedicato allo stesso network per poter sviluppare al meglio la rete e le operazioni interne.

Come di consueto, adesso andiamone ad analizzare il prezzo.

Raggiunge, per la seconda, volta il picco massimo di 0.45 dollari ad aprile 2018. In seguito, comincia a perdere costantemente la sua quotazione, fino a raggiungere a data odierna, giugno 2019, il livello di prezzo 0.12 dollari.

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