Cosa sono gli ETF

Cosa sono gli ETF

Cosa sono gli ETF

ETF, Exchange Traded Fund, identifica una particolare tipologia di fondo d’investimento con due principali caratteristiche:

  • è un fondo negoziato come un’azione;
  • ha come unico obiettivo d’investimento quello di replicare l’indice al quale si riferisce (benchmark) attraverso una gestione totalmente passiva.

Riassume in sé le caratteristiche proprie di un fondo e di un’azione, consentendo agli investitori di sfruttare i punti di forza di entrambi gli strumenti:

  • diversificazione e riduzione del rischio proprie dei fondi;
  • flessibilità e trasparenza informativa della negoziazione in tempo reale delle azioni.

Come con i fondi comuni di investimento, quando acquisti un ETF, non scegli un titolo specifico, ma scegli una particolare categoria di attività, settore, tema, paese o strategia di investimento.

Con gli ETF puoi investire in tutto: azioni, obbligazioni, dal settore della tecnologia degli Stati Uniti ai Dividend Aristocrats, small cap russi e persino legname.

Offrono anche vantaggi distinti rispetto ai fondi comuni di investimento:

  • ti permettono di prendere posizione in tempo reale sul mercato target con una sola operazione di acquisto: acquistando un ETF è possibile investire su di un intero indice di mercato (ad esempio FTSE MIB, DAX, Nasdaq100, S&P500) in tempo reale ad un prezzo che riflette perfettamente il valore del fondo in quel preciso momento;
  • Realizza l’identica performance dell’indice benchmark e consente di ottenere un rendimento pari a quello del benchmark di riferimento in virtù di una gestione totalmente passiva
  • Ottenere un’ampia diversificazione: investire in un ETF significa prendere facilmente posizione su un intero indice di mercato, che facendo riferimento ad un paniere ampio di titoli, diversifica e diminuisce il rischio dell’investimento.
  • Puoi acquistare e vendere ETF con la stessa facilità con cui acquisti una quota di Apple (Nasdaq: AAPL).
  • Ridurre il costo del proprio portafoglio: presentano una commissione totale annua (TER) ridotta e applicata automaticamente in proporzione al periodo di detenzione, mentre nessuna commissione di “Entrata”, di “Uscita” e di “Performance” è a carico dell’investitore. Il risparmiatore deve solo considerare le commissioni applicate dalla propria banca o dal proprio broker per l’acquisto e la vendita sul mercato.
  • Gli ETF sono più economici e trasparenti. Non richiedono minimi di investimento. Sono generalmente più economici anche sotto il profilo fiscale.
  • Beneficiare di proventi periodici: i dividendi o gli interessi che l’ETF incassa a fronte delle azioni detenute nel proprio patrimonio (nonché i proventi del loro reinvestimento) possono essere distribuiti periodicamente agli investitori o capitalizzati stabilmente nel patrimonio dell’ETF stesso. In entrambi i casi il beneficiario è solo l’investitore.
  • Non sono esposti al rischio di insolvenza neppure in caso di fallimento delle società appena menzionate.
  • Puoi investire in ETF che offrono leva o profitto quando i mercati ribassano.

Non stupisce che gli ETF siano arrivati ​​a dominare le borse negli ultimi dieci anni. Basta guardare i volumi di denaro riversati in questi strumenti negli ultimi anni.

Le tre caratteristiche di libertà degli ETF:

  1. La libertà di generare più ricchezza

Gli ETF consentono di investire in modi che, fino a poco tempo fa, erano completamente off-limits per gli investitori al dettaglio.

Con gli ETF, puoi investire in qualsiasi cosa, dall’intelligenza artificiale alle criptovalute e agli immobili internazionali. Puoi andare sia a lungo sia corto, e persino usare la leva.

  1. La libertà dalle tasse esorbitanti

Le tasse e le commissioni applicate dai fondi comuni di investimento a volte tolgono il respiro. Alcuni fondi che ti caricano ancora il “front-end load”, fino al 4,75% per investirli. Investi € 10.000,00 e ti trovi già sotto di € 475,00, subito dopo il contratto. Somme da recuperare.

Oggi puoi negoziare centinaia di ETF presso molti dei principali broker americani specializzati, come Fidelity, Schwab, Vanguard ed E-Trade, gratuitamente. (Vanguard ha appena eliminato le commissioni su 1.800 ETF).

Gli ETF addebitano inoltre commissioni di gestione inferiori rispetto a un tipico fondo comune di investimento. Secondo Morningstar, il coefficiente di spesa medio è pari allo 0,23%.

Se confronti le commissioni degli ETF con le commissioni medie dei fondi comuni vedrai che bella convenienza.

  1. La libertà di scelta

Avere la libertà di scelta e di tracciare il proprio percorso è forse il vantaggio più importante dell’investimento in questi strumenti.

C’erano una volta, e forse ci sono ancora, consulenti finanziari che ti suggerivano d’investire in azioni, nella misura del 60% e obbligazioni nella misura del 40%. Quindi, con i soldi affidati avrebbe investito in base a questa formula, detta “taglia unica”, cioè quella che va bene per tutti, in prodotti che massimizzassero il suo personale rendimento finanziario.

Fino al 2007 gli ETF erano considerati strumenti esotici, non alla portata dell’investitore al dettaglio, ma principalmente utilizzati da consulenti finanziari professionisti.

Oggi sono alla portata di tutti, mettendo fuori porta quelli che erano i giochini di certi professionisti.  Perché dovresti consentire a un broker di adattare il tuo portafoglio a un piano finanziario rigido e costoso?

Se sei un semplice investitore, una volta che avrai acquisito familiarità con gli ETF, avrai gli strumenti per personalizzare il tuo piano finanziario e seguire il tuo istinto sui mercati. Sarai in grado di farlo con maggiore flessibilità, costi inferiori e rendimenti finanziari superiori.

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