Investimento o speculazione?

Investimento o speculazione?

Investimento o speculazione?

Un trader è un investitore o uno speculatore? Qual è la chiave per il successo d’operatività di un trader?

Questa è una domanda che può sembrare banale ma che all’esterno racchiude un intenso senso problematico sull’operatività di ogni trader.

Non c’è alcun dubbio che il portafoglio di ogni trader deve racchiudere sia gli investimenti che le speculazioni. L’una non esclude l’altra, e possono convivere serenamente aumentando le possibilità di profitto.

All’esterno, per le persone comuni, il tema dell’investimento è visto come la parte chiara dell’operatività di un trader, di una banca o di un’assicurazione. Quello che non sanno, e non avranno mai modo di sapere, è che far fruttare l’investimento si fa molta, ma molta speculazione.

Il problema è: come padroneggiare l’arte della speculazione intelligente. La speculazione ha un problema di immagine. Forse è il termine stesso a rappresentarla come la parte oscura, ma è certo che bisogna far cultura per farla ben comprendere alle persone comuni.

Molti traders si trovano agli opposti su questi argomenti: Investimenti contro speculazione. Non è proprio così. A mio parere, un trader intelligente deve abbinare l’operatività di entrambi: la speculazione in armonia con l’investimento. Molto spesso, la speculazione salva l’investimento.

Credo che gli investimenti e le speculazioni abbiano il loro ben meritato posto nella gestione dei portafogli. Naturalmente si deve essere molto disciplinati nell’approccio, questo lo do per scontato.

Per investimento  posso definire, per esempio, l’operazione di comprare azioni di una società x per ottenere rendimenti finanziari a lungo termine.

Per speculazione devo intendere la negoziazione di qualsiasi  strumento finanziario nell’intento di sostanziali guadagni a breve termine.

Troverete dozzine di libri su come investire, numerosi consigli, come quelli di Warren Buffett, per esempio.

Non riuscirete mai a trovare dei libri, che possano definirsi tali, sull’operatività a breve e in particolare sulla speculazione finanziaria pura. Eppure di speculatori eccezionali ne abbiamo, primo fra tutti George Soros. Provate a leggere il suo libro sulla speculazione del 1987: L’alchimia delle finanze. Non riuscirete a comprendere un granché, ma non perché Soros non sappia esprimersi o ha sbagliato; molto semplicemente perché le vostre menti non saranno connesse a comprendere la sua visione e il suo modo di operare.

Il libro più famoso sulla speculazione finanziaria è di Edwin Lefèvre, Reminiscences of a Stock Operator. È stato pubblicato nel 1923, ed è comprensibile ritenerlo un po’ vecchiotto visto che i mercati, a distanza di quasi 100 anni, siano un po’ cambiati.

Potete anche studiare investendo in una Business School, cercando in tutto il mondo, ma non ho ancora sentito parlare di una struttura decente che offre un corso sulla speculazione finanziaria pura. In Italia neanche la Bocconi.

Ciò implica che l’investimento, operatività conosciuta, è considerato nobile, mentre la speculazione, non molto conosciuta, è considerata attività oscura. Questo è fuorviante nel migliore dei casi, accondiscendente nel peggiore dei casi.

Penso che si possa essere allo stesso tempo un trader speculatore che opera anche con investimenti, e che sia molto redditizio farlo.

È un problema culturale, per certi traders e soprattutto per la grande maggioranza delle persone che, a maggior ragione, non sanno nulla sulla speculazione finanziaria.

Imparare a spiegare la speculazione, come cultura ed educazione finanziaria, sicuramente servirà per darle un’immagine molto più chiara. Immagine che molto istituti e istituzioni non vogliono rinfrancare perché fa comodo così.

Ricordate che la speculazione s’impara sul campo, non sui libri. Sui testi di studio puoi farti un’idea, ma la vera esperienza l’apprendi sul terreno di gioco. Funziona un po’ come la guerra. Una cosa è pianificare le prossime mosse sulle piante grafiche, un’altra è comandare la tua squadra sul campo da guerra e vincere.

Nel primo caso sei sereno e le tue decisioni le prendi con calma, puoi sbagliare ma non ti ucciderà nessuno. Nel secondo caso è un po’ diverso. Devi essere capace di prendere le tue decisioni, quelle giuste, in quelle condizioni, mentre senti gli spari, mentre ti vogliono eliminare dal campo e occupare la tua postazione. La tua base psicologica deve essere ferma, forte, al top, per riuscire a portare il tuo sedere a casa.

Operare sui mercati finanziari è la stessa cosa, e solamente una buona formazione di campo ti potrà dare la preparazione necessaria.

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