La BCE lascia i tassi di interesse invariati
Come ampiamente previsto da tutti, La BCE lascia i tassi di interesse invariati. L’argomento escluso dal comunicato è quello che riguarda il fatto che il Quantitative Easing potrebbe continuare nel caso lo scenario dell’economia europea peggiorasse, rafforzando l’idea della maggiore solidità della ripresa, definendo anche il ritmo di espansione economica come “robusto”.
In buona sostanza siamo all’interno di un contesto generalmente positivo. Un nodo resta da sciogliere però: Draghi ha fatto riferimento all’inflazione che a livello locale continua a rimanere debole. La preoccupazione è soprattutto per il protezionismo americano che potrebbe rappresentare un rischio non di poco conto.
Dopo un primo forte e accelerato rialzo fino in area 1.24, il mercato è poi sceso fortemente fino ad arrivare a registrare un minimo di giornata in area a 1.2293. Il prezzo continua cosi a rimanere in trading range fino all’arrivo dei Non Farm Payrolls, i quali non hanno dato una alcuna spinta significativa al prezzo.
La conformazione del grafico ci dice tutto. Ci racconta come abbiamo avuto l’opportunità di entrare al mercato in due momenti significativi: i tassi d’interesse della BCE e i Non Farm Payrolls.
Due opportunità di entrare al mercato più che in sicurezza con il nostro metodo di studio e per la conformazione del mercato. Chi conosce la nostra struttura di studio si accorgerà subito di cosa stiamo parland. Certamente non è un suggerimento per i novizi o per chi non conosce la tecnica.
I prossimi dati macro americani potrebbero, potenzialmente, avere l’importanza necessaria da generare un movimento tale che possa portare alla violazione del trading range. Motivo per il quale sarà molto importante seguirne l’esito.
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