Mark Douglas

Trading in the Zone

Mark Douglas

Mark Douglas nasce nel 1948 a Detroit, nel Michigan. Fino all’età di trent’anni, gestiva con successo un’agenzia di assicurazione nei sobborghi della città. La sua carriera era di successo, così da indurlo a pensare di poter trasferire quelle capacità anche sui mercati finanziari. Scoprì, da lì a poco, che purtroppo non era così.

Dopo tre anni, era completamente devastato dalla sua incapacità di operare sui mercati finanziari in maniera efficace e si rese conto che non poteva dare il meglio di sé facendo due lavori. Comprese che i mercati richiedevano concentrazione e, soprattutto, specializzazione.

Nel 1981, prese una decisione importante: si trasferì a Chicago trovando lavoro da Merrill Lynch presso il Chicago Board of Trade. I primi nove mesi furono un disastro: aveva perso tutto. Fu in questo periodo che cominciò a pensare seriamente alle motivazioni per cui non riusciva a essere vincente in questo campo. Dopo profonde riflessioni, si rese conto che le sue perdite erano il risultato del suo stile di vita esagerato che gli richiedeva la necessità di fare molto denaro e in fretta.

L’obiettivo di qualsiasi trader è quello di aumentare i profitti su base regolare nel tempo, eppure erano così pochi quelli che facevano davvero montagne di soldi. Come agisce questa piccola percentuale di professionisti che raggiunge sempre il successo? Questa era la domanda dominante di Douglas, al tempo.

Scoprì che il fattore determinante era psicologico: gli operatori profittevoli e costanti pensavano in modo diverso da tutti gli altri. Rianalizzando le sue prime esperienze, capi molto.

Nel 1982, iniziò a lavorare al suo primo libro, The Disciplined Trader: Developing Winning Attitudes. Quando cominciò a scrivere questo progetto, non aveva idea di quanto fosse difficile scrivere un libro o spiegare qualcosa che riusciva a sentire da solo in un modo e in una forma che sarebbe stata utile ad altre persone. Pensava che ci sarebbero voluti dai sei ai nove mesi, ma ci mise sette anni e mezzo. Il lavoro fu finalmente pubblicato nel 1990, da Prentice Hall.

Mark Douglas, nel 1983, lascia Merrill Lynch e fonda Trading Behaviour Dynamics Inc., un’organizzazione di formazione con sede a Chicago. Il suo obiettivo era di attingere dalla propria esperienza, dagli errori disastrosi e dalle osservazioni di altri, per identificare e sviluppare metodi che aiutassero a superare i comportamenti controproducenti sui mercati finanziari. Sulla base di questo, negli anni a venire, condusse numerosi seminari e workshop per le principali società finanziarie sulle tecniche spiegate in The Disciplined Trader.

Quello che scoprì, a livello fondamentale, è che c’è un grande problema con il modo in cui pensiamo. C’è qualcosa che lega il modo in cui la nostra mente lavora che non si adatta molto bene alle caratteristiche mostrate dai mercati.

I trader che hanno fiducia nelle proprie operazioni, che si fidano di se stessi per fare ciò che deve essere fatto, senza esitazione, sono quelli che hanno più successo. Non temono più il comportamento irregolare del mercato e imparano a concentrarsi sulle informazioni che li aiutano a individuare le opportunità di profitto, piuttosto che concentrarsi sulle informazioni che rafforzano le loro paure.

Anche se può sembrare complicato, tutto si riduce nell’imparare a credere che: non è necessario sapere cosa accadrà dopo; tutto può succedere; ogni momento è unico, il che significa che ogni vantaggio e risultato è davvero un’esperienza unica.

L’operazione può funzionare o non funzionare. In ogni caso, per imparare bene, si aspetta il turno successivo per ripetere il processo, ancora e ancora. Con questo approccio imparerai a vedere, in modo metodico e non casuale, cosa funziona e cosa no.

Queste le profonde riflessioni di Douglas. La maggior parte dei trader non crede che i propri problemi siano il risultato del modo in cui pensano al trading o, più specificamente, di come pensano mentre fanno trading.

Douglas non ha mai voluto offrire un vero e proprio sistema operativo di entrata e di uscita, anche se dopo i primi anni di errori ha perfezionato di molto le sue tecniche, è stato perlopiù interessato a mostrare al mondo degli operatori finanziari come pensare nel modo giusto per diventare un trader produttivo.

Sosteneva che bisogna intercettare il proprio vantaggio e imparare a fidarsi di esso. Il vantaggio significa che c’è una maggiore probabilità di un risultato rispetto a un altro. Maggiore è la tua fiducia, più facile sarà eseguire le tue operazioni.

Certamente, i suoi studi sono un contributo importante che danno maggiore rilievo alla vera essenza dell’operatività finanziaria: lo stano d’animo o psicologico con cui si affronta il mercato.

Mark Douglas muore improvvisamente a sessantasette anni, il 12 settembre 2015, nella sua casa di Scottsdale, Arizona. Trading in the Zone rimane un libro fondamentale sulla condizione psicologia per affrontare i mercati.

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