TLTRO e LTRO. Cosa sono?

TLTRO e LTRO. Cosa sono?

TLTRO e LTRO. Cosa sono?

La Banca Centrale Europea (BCE) ha il compito istituzionale d’intervenire, attraverso numerosi strumenti, a protezione e nell’interesse dell’economia in area euro. Le TLTRO e LTRO sono due particolari interventi di politica monetaria che vengono utilizzati per immettere denaro nell’economia reale attraverso aste per canali bancari. Vediamoli nel particolare.

Le TLTRO (Targeted Longer Term Refinancing Operations – Operazioni di rifinanziamento a lungo termine mirate) sono interventi finalizzati a immettere denaro nel sistema economico.

In buona sostanza, i fondi che la Banca Centrale Europea mette a disposizione sono erogati alle banche, che a loro volta dovranno utilizzarli per potenziare l’erogazione di prestiti bancari a favore del settore privato che abbia alcuni requisiti: devono appartenere all’area euro e non devono essere del settore finanziario.

I fondi servono da stimolo per l’economia e ne sono esclusi i prestiti concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni. Le TLTRO, di solito, sono invocate dopo la fine del Quantitative Easing. Nella storia della BCE abbiamo avuto tre deliberazioni di TLTRO:

  1. giugno 2014. Una concessione alle banche di un plafond per un importo pari al 7% dell’ammontare totale dei prestiti erogati dalla singola banca. Obbligo di restituzione per chi non avesse utilizzato queste risorse per il fine a esse destinato.
  2. Marzo 2016. La stessa finalità della precedente.
  3. Marzo 2019. la BCE annuncia la terza TLTRO. Le operazioni consistono in una serie di lanci trimestrali nel periodo compreso tra settembre 2019 e marzo 2021, con scadenza a 2 anni. Le ragioni sono sempre le stesse: preservare le favorevoli condizioni di prestito bancario e una regolare trasmissione della politica monetaria.

Con questa ultima TLTRO le agevolazioni bancarie consistono in una presa di prestito che va fino al 30% dello stock di prestiti idonei al 28 febbraio 2019.

La LTRO (Long Term Refinancing Operation o piano di rifinanziamento a lungo termine) consiste in una determinata liquidità messa a disposizione della BCE a favore delle banche richiedenti. Si concede un prestito della durata di tre anni e con un tasso di interesse pari alla media del tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale calcolata nel periodo dell’operazione stessa.

La BCE riceve in garanzia dalle banche delle obbligazioni governative (titoli degli stati membri dell’UE) scelte dalla stessa BCE. Naturalmente fino a ora sono esclusi i titoli di Stato greci. Questo tipo di garanzia viene chiamata collaterale.

La Banca Centrale Europea aggiorna sempre, sul suo sito, più volte al mese, la lista degli asset accettati come garanzia.

Fino a oggi sono state due le LTRO concesse dall’istituzione di Bruxelles:

  1. il 22 dicembre 2011. Un’asta LTRO con 489,191 miliardi di euro richiesti e cui hanno partecipato 523 banche.
  2. il 29 febbraio 2012. Un’asta LTRO con 529.53 miliardi di euro richiesti e cui hanno partecipato 800 banche.

In un certo senso, la Banca Centrale Europea, attraverso queste misure, regalerà grandi quantità di  liquidità alle banche a mezzo di aste, affinché la ribaltino nell’economia reale prestando denaro ai privati. Perché regalerà? Perché, se considerate il tasso d’interesse a 0%, le banche non pagheranno nulla. Pagherà l’interesse solo il privato, quello stabilito dalle banche.

Un’enorme immissione di liquidità nel territorio svaluterà anche la moneta di riferimento, l’euro, che in rapporto alle altre monete dovrebbe perdere di più favorendo le esportazioni. L’obiettivo principale della TLTRO e della LTRO è quello di combattere la deflazione nell’area euro.

La liquidità, come ben sappiamo, è molto allettante per le banche. Disponibilità liquide di un certo tipo permettono anche guadagni più elevati rispetto ai prestiti alle imprese. Immetterli sui mercati finanziari, per esempio, potrebbe generare molto più profitto.

Questi soldi, però, potranno essere presi in prestito seguendo determinate regole: solo per finanziare le piccole e medie aziende e non potranno essere utilizzati per altri scopi.

L’altra particolarità d’intervento della Banca Centrale Europea, in questo particolare momento, è l’aver portato il tasso sui depositi al meno 0.4%, cosicché le banche siano costrette non ha depositare ma a prestare, prestare e prestare ancora soldi, in quanto un eventuale deposito costerebbe una percentuale molto salata.

In buona sostanza e per riepilogare, la Banca Centrale Europea presta soldi a gratis alle banche che dovrebbero fare la stessa cosa con le aziende. Perché lo fa? Per scongiurare la deflazione, per stimolare la rinascita nell’economia europea e per mantenere il tasso d’inflazione intorno al 2%.

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