Richard Wyckoff

Richard Wyckoff

Richard Wyckoff

 Richard Demille Wyckoff (2 novembre 1873 – 19 marzo 1934) è stato un grande personaggio del mondo del trading finanziario, considerato un’autorità. Ha fondato la rivista di Wall Street nel 1907, della quale era editore.

Il suo primo contatto con il mercato azionario di Wall Street lo ebbe in età giovanissima, a quindici anni, nel 1888 precisamente, quando ebbe Il suo primo lavoro di runner e di piccole mansioni amministrative.

La frequenza dell’ambiente borsistico lo portò a scoprire la sua enorme curiosità per le tecniche e l’operativà dei grandi investitori. Cominciò così a imparare i primi rudimenti delle attività di mercato e d’investimento fino a diventare, nel 1891, cassiere della casa di brokeraggio, a soli diciassette anni.

Cominciò subito a capirne i meccanismi, anche quelli più complicati, e come premio, nel 1896, ricevette una bella promozione: da assistente a responsabile vendite. La vendita non era un’attività che soddisfaceva completamente le sue ambizioni, così, solo dopo anno, cominciò a dare spazio alle sue curiosità studiando il settore delle obbligazioni fino a poi comprare un vero lotto di azioni. Era il suo primo acquisto ed era l’anno 1897.

Il suo entusiasmo e la sua ambizione erano irrefrenabili. Inaugurò la sua agenzia finanziaria nel 1898 con un capitale di 1.000 dollari (circa 25.000 odierni). Li raddoppia nel giro di poco tempo e l’anno dopo dà inizio all’attività di gestione delle operazioni in titoli assicurativi e prestiti di guerra spagnoli.

Le sue attività sono più che floride e nel 1900 intraprende un altro tipo di attività, in aggiunta a quelle che aveva già: costituisce la Harrison & Wyckoff, la sua prima società di borsa, nella quale gestisce una serie di ordini manipolativi per Jay Gould e Harry Content.

Nell’esercizio di quest’ultima attività apre l’interesse allo studio delle forze manipolative e dei metodi operativi dei grandi operatori sul mercato. Era il 1902 e aveva ventinove anni.

Nel 1903, la società Harrison & Wyckoff subisce un cambio di partnership, trasformandosi in Mallett e Wyckoff, ma non tralascia assolutamente la sua curiosità di studio dell’attività operativa degli insiders.

L’anno 1905 lo vede protagonista di un grande onere, lo studio accurato dell’attività dei grandi gruppi finanziari che si muovevano sul mercato allora: la Wasserman, la Kessler, la Canfield e la Morgan.

Ossessionato dai loro movimenti, Richard Wyckoff nel 1906 sviluppò un buon metodo di trading che riguardava il mercato obbligazionario. I suoi studi lo portarono a condividere l’attività di lavoro con James R. Keene e non solo. Ebbe confronti con George W. Perkins, Thomas Fortune Ryan, August Belmont e Charles W. Morse, riportando i suoi colloqui e approfondimenti sulla rivista che fondò l’anno dopo, nel 1907: The Magazine of Wall Street.

La sua attività di studio e approfondimento non conosce mai pausa. Nel 1909 comincia a testare le tecniche d’ingresso meccanico, implementate sulla base dei suoi studi, che perfezionano il metodo a cui aveva lavorato fino ad allora. Grazie ai risultati ottenuti, nel 1911, riesce a ottenere dei gran riconoscimenti sociali e ha una reputazione professionale tale da consentirgli l’ingresso ufficiale nella corte dei big.

Sono anni ruggenti. Ormai ha alle sue dipendenze, nel 1920, una grande organizzazione che vanta uno staff di analisi di livello, che studia i mercati seguendo le sue direttive e il suo metodo. La strada che ha davanti è ormai spianata e senza ostacoli.

Nel 1921 è membro fondatore del New York Curb Exchange e nello stesso anno conosce un leggendario del mondo della finanza, Jesse L. Livermore, con il quale ha un ampio e approfondito confronto. Lo scambio di opinioni servirà molto affinché il suo metodo raggiunga un certo livello di qualità.

Nel 1926 The Magazine of Wall Street raggiunge la straordinaria tiratura di 200.000 copie. Il successo è stato talmente tanto che ha abbandonato il servizio mensile delle raccomandazioni operative. Ormai aveva deciso di dedicarsi solo alla rivista. Era ricco e non aveva bisogno di arricchirsi ancora di più, lo studio lo appassionava molto.

L’ambizione della sua vita trova la sua completa realizzazione, nel massimo risultato, nell’anno 1931: aveva fondato un’istituzione educativa nazionale nel cuore del distretto finanziario più potente al mondo. Non riuscirà a goderne tanto perché da lì a poco abbandonerà la sua permanenza sulla terra. Era l’anno 1934, Richard Wyckoff muore.

Secondo il quotidiano The Brooklyn Daily Eagle, dichiarazione del 12 marzo 1934, Wyckoff morì il 7 marzo 1934 a Sacramento, in California. Il suo corpo è stato portato in una cappella funeraria a Brooklyn, New York.

Richard Wyckoff lascia numerosi insegnamenti. È stato un pioniere dell’approccio tecnico sui movimenti degli specialisti in campo finanziario; è stato un broker, un trader e un editore durante l’era, che può in un certo senso definirsi classica, del trading all’inizio del XX secolo.

I suoi studi riuscirono a codificare le migliori tecniche pratiche di traders leggendari, come Jesse Livermore. Studiò leggi di mercato, principi, metodologie di negoziazione, gestione del denaro e disciplina mentale nel trading.

Richard Wyckoff era la prova vivente che dimostrava che grandi trader non si nasceva e le competenze non si tramandavano per diritto di nascita. Un trader non possiede poteri mistici. Sosteneva in ogni modo che un professionista è il risultato di un solido allenamento e di un duro lavoro di studio.

Wyckoff ha dedicato la sua vita anche a voler istruire il pubblico esterno a Wall Street, su quelle che erano le vere “regole del gioco”. Interpretava i grandi interessi che stavano nascosti dietro le quinte. Negli anni trenta fondò una scuola che divenne in seguito lo Stock Market Institute. Le sue intuizioni, collaudate nel tempo, sono tuttora valide come quando furono articolate per la prima volta.

Il metodo operativo di Richard Wyckoff ha individuato alcune fasi standard e cicliche del mercato: accumulo, tendenza rialzista, distribuzione, tendenza ribassista. Ognuna ha delle caratteristiche prestabilite. Oggi vanno adeguate ai tempi moderni, ma i suoi principi sono stati fondamentali.

Sono tre le leggi più famose e partorite dai suoi studi e che trovano applicazione ancora oggi:

  1. La legge della domanda e dell’offerta. Quando abbiamo un’eccessiva quantità di qualcosa (offerta), il valore del tale articolo è ridotto creando la domanda necessaria per assorbire tale offerta. Se, invece, abbiamo scarsità di un particolare articolo, allora il suo valore aumenterà per creare l’offerta necessaria che soddisferà quella domanda.
  2. La legge della causa e dell’effetto. L’effetto sarà sempre direttamente proporzionale alla causa. Una fase di accumulo o distribuzione prolungata produrrà l’effetto di un movimento rialzista o ribassista prolungato.
  3. La legge dello sforzo vs risultato. Maggiore è lo sforzo, maggiore sarà il risultato. Il risultato di un movimento del prezzo deve essere proporzionato allo sforzo compiuto dai volumi.

Celebri frasi di Richard Wyckoff

L’investitore deve eseguire pratiche di investimento simulate su carta per un periodo di tempo sufficientemente lungo che gli consenta di sentirsi sicuro.

L’investitore deve selezionare il suo intermediario finanziario e determinare la quantità di capitale che investirà, nonché l’importo massimo che è disposto a perdere.

Dapprima, è meglio dividere il capitale iniziale in due, tre o più parti uguali se necessario, e resistere alla tentazione di investire tutto in un titolo o una singola operazione. In questo modo diversifichiamo per evitare possibili decisioni errate.

Dopo le prime operazioni bisogna rivedere i risultati ottenuti e confrontarli con le previsioni fatte al momento.

Eventuali benefici ottenuti nei primi investimenti non dovrebbero essere reinvestiti rapidamente in nuovi, ma dovrebbero essere accumulati al fine di operare con investimenti più importanti.

Quando si ottengono risultati positivi, è necessario dedicare almeno un’ora al giorno per revisionare il grafico, l’analisi e le operazioni effettuate.

Quando si ottengono più profitti, il numero delle operazioni dovrebbe essere ridotto.

Man mano che si acquisisce esperienza, l’investitore dovrebbe prestare particolare attenzione non solo alle opportunità offerte dal mercato rialzista, ma anche a quelle offerte dai mercati ribassisti.

Le posizioni devono essere ben pianificate. Bisogna scegliere le migliori così da ottenere risultati più rapidi e sicuri. Gli investimenti devono avere un potenziale beneficio di molto superiore al potenziale rischio di perdita.

È conveniente rivedere i criteri utilizzati per mettere fine alle perdite.

Ci sono quelli che pensano di studiare il mercato e non capiscono che quello che stanno facendo è lo studio di quello che qualcuno ha detto sul mercato, non quello che il mercato ha detto di se stesso.

I profitti derivanti dalla lettura dei nastri dovrebbero svilupparsi in modo naturale. Si dovrebbe comprare o vendere perché è la cosa da fare, non perché si vuole fare un profitto o per il timore di fare una perdita.

Il successo nel trading intraday di solito deriva da anni di sforzo meticoloso e concentrazione assoluta sul mercato. Richiede molta devozione, tempo e l’attenzione massima per l’analisi del nastro. Un trader professionista non dovrebbe avere altri affari o professione. Un uomo non può servire due padroni e il nastro è un tiranno. Solo uno.

Ponetevi una domanda: perché uno di questi uomini è riuscito ad accumulare una fortuna, mentre l’altro non è mai riuscito ad acquisire più di qualche migliaio di dollari nelle stesse operazioni?

Il mercato ti dice sempre cosa fare. Ti dice: entra. Esci. Sposta il tuo stop. Chiudi. Rimani neutrale. Aspetta una possibilità migliore. Il mercato ti comunica tutte queste cose continuamente. Devi solo entrare nello stato mentale e connetterti il mercato, seguire quello che in realtà ti sta dicendo. Prendi i suoi ordini.

Puoi avere successo dalla lettura su nastro se ne studi la forza; richiede capacità di giudizio e devi valutare da che parte sta la maggiore forza. Poi devi avere il coraggio di andare in quella direzione.

In senso figurato, il piccolo trader dovrebbe immaginarsi come un autostoppista all’interno del mercato. Qualcun altro gli fornisce l’auto, l’autista, il petrolio e il gas. Quando pensa che la macchina stia per andare nella sua direzione, salta a bordo e usufruisce del passaggio fino a quando pensa che la macchina raggiungerà il massimo itinerario della sua destinazione. Quando nota che l’auto è stata fermata da un semaforo o sta per girare l’angolo per andare in altra direzione, sta finendo il gas o che i freni non funzionano correttamente, lui scende e calcola che si è assicurato il tratto più lungo che poteva aspettarsi. Tutto quello che ci ha messo, è una commissione modesta e il suo cervello per osservare e riconoscere l’opportunità di quando salire e quando scendere.

L’esperienza degli ultimi anni ha rilevato il valore di ignorare tutte le considerazioni ad eccezione di quelle concernenti il movimento dei prezzi, al volume e al tempo. Se ci si sforza di realizzare profitti dalle oscillazioni principali dei prezzi, è mia opinione che si dovrebbe ignorare le statistiche fondamentali e aziendali relative ai titoli in cui opera e attenersi strettamente a uno studio dell’azione del mercato e diventare sordi e ciechi a tutto il resto.

Devi sempre essere alla ricerca di un cambiamento di tendenza. È probabile che cambi direzione da una a tre volte in una singola sessione. Questo è il modo in cui rilevi il cambiamento: in una tendenza al rialzo, quando le onde di vendita iniziano ad aumentare nel tempo e nelle distanze o le onde di acquisto si accorciano. Ciascuno o entrambi saranno un’indicazione di un cambiamento di tendenza. Applica lo stesso ragionamento a una tendenza ribassista. Guarda da vicino questi cambiamenti perché ti dicono quando comprare e quando vendere; quando andare long o short; quando chiudere l’operazione attuale e invertire la tua posizione.

Nessuno dovrebbe stare sempre sul mercato. Bisognerebbe avere frequentemente una posizione neutrale. Nessuno può illudersi di poter anticipare tutto ciò che accade nei loro titoli preferiti. Dovrebbero fare delle vacanze per staccare o una passeggiata dell’isolato o un viaggio nel paese per una settimana o due.

Una posizione neutra chiarisce la mente.

Il trading non dovrebbe mai diventare un’abitudine, come fumare una sigaretta. Non bisogna mai trattare l’attività solo per soddisfare semplicemente quel desiderio di entrare al mercato e poi uscirne. Tale pratica deforma il giudizio.

È importante per le comunità riunirsi e dare una mano in caso di necessità. ARAMARK è orgoglioso di fornire acqua fresca alle persone di Phoenix che sono state colpite dal caldo.

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