Albert Einstein e i suoi insegnamenti

Albert Einstein e i suoi insegnamenti

Albert Einstein e i suoi insegnamenti

Albert Einstein ha dato un’enorme contributo all’umanità, era un uomo dalle qualità straordinarie. Riflettere e commentare alcune frasi di uomini illustri, che si sono distinti per merito, non può che giovare alla crescita personale di ognuno.

Ecco alcuni degli insegnamenti più preziosi che ci ha lasciato.

Lo studente non è un contenitore da riempire, ma una torcia da accendere.

Molti insegnanti tentano di plasmare i cervelli dei loro allievi nel tentativo di uniformarli al loro pensiero o alle loro credenze, mai stimolarne la crescita indipendente. Non siamo tutti uguali, è una bufala. Siamo unici e diversi. Stimolare altre intelligenze, su uno stesso argomento, produce un’evoluzione più accelerata.

Ogni intelligenza non uniformata sviluppa punti di vista originali, stimola discussioni e analizza da una prospettiva diversa.

L’insegnamento è aiutare gli altri a dare il meglio di loro stessi, senza condizionarli, con la naturale conseguenza di far progredire la collettività.

L’informazione non è conoscenza. L’unica fonte di conoscenza è l’esperienza

Carlo ha letto che portare una Ferrari da 0 a 100 Km/h in 2.2 secondi genera una scarica di adrenalina lungo la schiena e cerca di descrivere l’emozione a Umberto. Boris lo ha fatto e quell’emozione fa parte di sé.

La conoscenza deriva dall’esperienza, la sola possibile che permettere d’integrare l’emozione del vissuto al tuo essere. Possiamo parlare all’infinito di un lancio acrobatico col paracadute, ma solo chi l’ha fatto potrà descriverne per bene le dinamiche.

La sola informazione non basta, il teorico ha dei limiti se non mettiamo le mani in pasta vivendo. La comprensione piena avviene attraverso l’esperienza. Studia e metti in pratica.

L’immaginazione è tutto. È l’anteprima di ciò che stai attraendo nella vita. L’immaginazione è più importante della conoscenza.

Questa dichiarazione è molto potente: L’Immaginazione è più importante della conoscenza. Riuscite a cogliere l’irruenza di questa frase? L’ha detta Einstein, delle basi solide avrà. Penso che il grande scienziato voglia parlarci di visualizzazione, la tecnica per anticipare il proprio futuro.

Possiamo essere intelligenti quanto vogliamo, possedere una conoscenza infinita, ma se non sappiamo dove andare, cosa immaginare, quello che vogliamo diventare, è del tutto inutile. L’immaginazione è davvero potente ma, come qualsiasi altro muscolo, va allenata costantemente.

Non ho alcun talento particolare. Io sono solo appassionatamente curioso.

Coltivare la curiosità non è qualcosa di scontato. La curiosità va assecondata e soddisfatta con azioni materialmente attive. Certe forme di curiosità possono sembrare strane alle persone che frequentiamo, o alla cultura del luogo dove abitiamo, non lasciarti condizionare dal giudizio o dalle opinioni altrui.

Siamo soggetti unici, ciò che c’incuriosisce è un tratto del tutto indiscutibile. Non va soppresso, anzi, assecondato.

Non è che io sia così intelligente, è solo che affronto i problemi più a lungo.

Lungo è tradotto con perseveranza, ovvero la «costanza e fermezza nel perseguire i propri scopi o nel tener fede ai propositi». Sembra facile ma non lo è. Possedere il dono della perseveranza significa avere molte buone probabilità di riuscita ed essere vincenti. Si arriva lontano. O la si possiede o ci si allena per essa.

Bisogna saper riuscire a portare a termine i propri progetti, senza aver paura o farsi frenare dagli ostacoli e dai fallimenti. Saper guardare la sfida del momento come un banco di prova per elevarsi, che è parte integrante della corsa, ci pone in una condizione mentale superiore che, presto o tardi, ci porterà al traguardo.

La persona che non ha mai fatto un errore, non ha mai tentato qualcosa di nuovo.

L’errore è una parte fondamentale del nostro percorso di crescita, di vita o professionale. L’errore non è fallimento, anzi. L’errore è la prova che non sei nella strada giusta, ma è anche la consapevolezza e conoscenza di non ripetere più quel parametro che non funziona.

Seguire la strada dell’errore, conoscendolo ed eliminandolo, porterà inevitabilmente al successo. Qui, entra in gioco la perseveranza: riprovare, riprovare, riprovare, finché non raggiungi il risultato che vuoi.

Ogni uomo che può guidare in modo sicuro mentre bacia una bella ragazza semplicemente non dando al bacio l’attenzione che merita.

Come non essere d’accordo. L’uomo che bacia la sua ragazza ma guida nel modo più sicuro non è travolto dal bacio. È nel presente ma dalla parte della guida. Ha fatto una scelta: guidare sicuro.

Se, invece, poniamo l’attenzione sul bacio, non è nel qui e ora, semplicemente non se lo sta godendo per necessità.

Se volesse goderselo, e stare nel qui e ora sul bacio, dovrebbe fermarsi e assaporarne il momento. È una questione di scelta, ma va fatta.

Bisogna imparare a essere presente utilizzando tutte le tue risorse fisiche e mentali per ciò a cui ti stai dedicando in quel determinato istante. Le distrazioni non contano. L’energia focalizzata è potere.

Non sforzarti di essere una persona di successo, quanto piuttosto di essere una persona di valore.

Una persona di valore è concreta, lavora per obiettivi, costruisce basi solide su cui elevare piani di conoscenza.

Il successo è solo una conseguenza. Le persone che rincorrono il successo, attraverso la costruzione di castelli di sabbia, l’effimero, il momentaneo, senza mettere qualcosa di valore, sono destinate miseramente a fallire.

Il valore creato coltivando i talenti con costanza, intelligenza e duro lavoro, porta inevitabilmente all’affermazione. Albert Einstein ne era fermamente convinto.

Devi imparare le regole del gioco. E poi devi giocare meglio di chiunque altro.

La mente non ti suggerirà mai dei miglioramenti su quel tipo di attività se non possiede il background di base. Imparare le regole del gioco è la base. Per dirla tutta, in termini semplici, ci sono due cose che devi fare.

La prima cosa che devi fare è imparare le regole del gioco che stai giocando. Non sembra qualcosa di entusiasmante, ma è fondamentale. In secondo luogo, è necessario impegnarsi a giocare la partita meglio di chiunque altro.

Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi.

L’umano è tendenzialmente prigioniero della personale routine quotidiana, e quando pensa di voler cambiare la propria condizione di vita lo fa attraverso la semplice e famosa lamentela.

Bisogna cambiare qualcosa della nostra abitudinaria routine per ottenere il risultato che vogliamo. Bisogna fare azione, e non solo.

L’atteggiamento mentale verso quello che desideriamo è ancora più importante dell’azione. Atteggiamento e azione hanno il potere di portarti al diverso.

Non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarlo a tua nonna

La semplicità è la chiave che ti permette di sapere di aver capito veramente qualcosa. Rendere i concetti semplici è sinonimo d’intelligenza, superiorità, dominio dell’argomento.

Albert Einstein intende dire che rendere complicato un concetto è ostentazione. La semplicità deve essere il principio ispiratore in tutto ciò che si fa.

La creatività è contagiosa, trasmettila!

La creatività racchiude in sé molti significati. Pensare di avere creatività senza conoscenza, o esperienza, è un concetto sbagliato. Potrà essere che tu sia propenso alla creatività ma non potrai mai esprimere nulla di straordinario se non hai la conoscenza. Tutti i bambini sono creativi, ma non potranno mai dipingere un bel quadro senza conoscere i colori.

La creatività nasce anche dalla difficoltà, dai limiti. Se devo risolvere un problema tecnico, e non ho tutti i mezzi per farlo, cercherò di definire con quello che avrò a disposizione. In questo caso, la creatività è quasi forzata dalla necessità. Per poter creare, bisogna prima conoscere e saper fare. Trasmettere questo concetto è molto importante.

Non fallirai mai se non quando smetterai di provarci.

La perseveranza è un alleata molto potente quando si vuole raggiungere il risultato. Albert Einstein trascorse gran parte della vita a studiare teorie fisiche, andando incontro a completi e numerosi fallimenti. Il fatto di essere dei geni non esclude affatto il fallimento. Il risultato richiede dedizione, perseveranza e determinazione.

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