Drawdown

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Drawdown

Il Drawdown rappresenta l’oscillazione più ampia tra il massimo e il successivo minimo raggiunto in un determinato tempo. Il DrawDown riproduce il picco di riduzione del valore del capitale di un investimento e può essere calcolato in percentuale o in termini assoluti.

Qualsiasi strategia a lungo termine sarà soggetta a un drawdown più o meno esteso, poiché non esiste alcun modo di lavorare che dia sempre un profitto. I mercati non si muovono sempre allo stesso modo, cambiano, e nonostante alcuni identici comportamenti, che si possono ripetere di continuo, in altri momenti possono deviare dalla regolarità e diventare più turbolenti e imprevedibili.

Quella è la ragione per cui, se si applica un sistema di trading basato su criteri fissi nel tempo, produrrà risultati che saranno a volte migliori rispetto ad altri.  Calcolando l’oscillazione a lungo termine, tuttavia, è necessario determinare se la performance di una strategia nel tempo è positiva, o può essere soggetta a un drawdown così grande tale da compromettere il capitale investito.

In buona sostanza il drawdown è la correzione del prezzo da un precedente massimo relativo o massimo assoluto.

Relazioniamo con un esempio concreto. Immaginiamo di entrare al mercato su un titolo al prezzo di 100 euro. Segue un rialzo fino a 110 euro, dopodiché il prezzo ritorna nuovamente a 100 per poi correggere fino a 120 euro. In questo caso e nel periodo di tempo considerato possiamo stabilire che il drawdown è pari al 10%; pari alla correzione dal massimo di 110 euro fino al minimo a 100 euro.

Naturalmente più lungo è il periodo analizzato, più importante sarà lo studio sui periodi di profitti e sui periodi di perdita.

Si possono calcolare tre tipi di drawdown:

  • drawdown massimo, che rappresenta il maggiore drawdown ottenuto in un periodo di tempo. A partire da questo si deducono le peggiori condizioni che ci possiamo attendere dal nostro investimento.
  • drawdown medio è la media dei DrawDown che si sono verificati durante un investimento. In questo caso il dato ci illustra le perdite che dobbiamo aspettarci in un contesto normale.
  • drawdown assoluto, che riproduce la differenza tra la somma iniziale e il punto più basso raggiunto.

Il drawdown assoluto è il concetto considerato più importante, funzionale su qualsiasi strumento e dove possono essere applicate tecniche di trading profittevoli. Conoscendo la correzione massima, puoi conoscere il rischio di perdita massima.

Andiamo alle considerazioni. Nonostante la grande attenzione posta a questo valore, io trovo che l’importanza di questo strumento sia sovrastimato. Molti trader si lasciano trasportare molto facilmente dalle mode e rischiano di non collocare bene il concetto all’interno della loro operatività o delle loro tecniche.

Puoi capitare di sentirti dire: e il tuo drawdown quant’è? Operi sul massimo o guardi l’assoluto? Qual è la percentuale massima che rispetti di più? Io non opero se non ho un drawdown di…

Beh, a sentire questo tipo di discussione potresti sentirti fuori moda. Se poi non conosci il concetto di drawdown e ti vengono poste queste domande, non vorrei essere al tuo posto. Potresti aver l’impressione di aver sbagliato mestiere.

Ti dico subito che non è così. Io conosco il drawdown e non ne ho mai fatto uso secondo i metodi conosciuti, anzi non l’ho mai calcolato.
Perché? Semplice! Perché si tratta di un concetto che non ha certezze, non spiega tutto e non calcola certe variabili che nel trading sono degli assiomi.

Un indice, una valuta, una materia prima che ha subito una correzione massima del 25% vuol dire tutto e niente. È un errore considerare i dati storici come assoluta verità, sarebbe facile per tutti essere profittevoli nel trading. Un dato storico bisogna analizzarlo per storico, ma non significa che in futuro il valore non possa salire o scendere, anche considerevolmente, stravolgendo il dato che avete.

Un ribasso in condizioni particolari potrebbe non verificarsi più e come risultato avresti sovrastimato il rischio del portafoglio. Un aspetto da considerare molto importante è l’orizzonte temporale. Se operiamo in un’ottica di lungo termine, queste correzioni non assumono molta importanza.

Operando nel lungo periodo, di solito le perdite sul mercato vengono quasi sempre recuperate. Naturalmente bisogna conoscere e sono importanti le caratteristiche dello strumento su cui si opera.

Un’altra variabile, quando sentite parlare gli analisti, o gli esperti di trading, è sapere di cosa stanno parlando. Il drawdown di un intero portafoglio è diverso di quello un singolo titolo o in particolare di un fondo.

Esaminare il drawdown è molto importante, ma bisogna farlo con certi parametri. Io per esempio lo chiamo ritracciamento. Analizzo i ritracciamenti con dei parametri che abbinati alla mia operatività diventano profittevoli. Non l’ho mai chiamato drawdown e sono ancora vivo.

Quando invece parliamo di drawdown della nostra equity line, stiamo parlando di un concetto diverso, applicabile, a livello temporaneo, anche sul grafico. Ecco perché dobbiamo sapere sempre di cosa stiamo parlando. In questo caso andiamo a calcolare la percentuale di riduzione del nostro capitale iniziale, che è diverso dalla riduzione del capitale nell’operazione in corso a mercato.

Questo parametro mostra le differenze che si sono avute tra l’equity line e il capitale iniziale durante il periodo d’investimento. La stessa figura possiamo traslarlo nell’operazione a mercato. Possiamo distinguere il Drawdown massimo da quello assoluto.

Il drawdown in qualche modo è un concetto fondamentale del money management, in quanto misura il costo delle perdite, e quindi aiuta a valutare il livello di rischio dell’operazione che s’intende fare.

Se da 100 euro investiti dopo un mese ne rimangono 90, la perdita è stata del 10%. Per recuperare occorre guadagnare l’11%.  Se invece dopo un mese ne rimangono 70, si è perso il 30%. Per recuperare il capitale iniziale prendere dal mercato il 43% di profitto.

Bisogna dare un target alle perdite e bisogna tagliarle. Una perdita del 50% comporta un recupero del 100% del capitale residuo. Quindi attenzione.
Trading Bull Club