Gary Bielfeldt

Gary Bielfeldt

Gary Bielfeldt

Gary Bielfeldt è un personaggio fermamente schivo, che non ama assolutamente vivere nell’affollata New York, come gli altri suoi colleghi, ma a Peoria, un’isolata cittadina degli Stati Uniti, dov’è nato il 29 luglio del 1936. Nel 1985 fonda la Bielfeldt Foundation, dotandola di un capitale pari a 30 milioni di dollari per finanziare diverse opere pubbliche della città.

Nell’anno 2002 la Bielfeldt Foundation ha donato un totale di 24 milioni di dollari alla Bradley University, a un museo di Peoria, allo zoo e ad altri progetti cittadini. La comunità ha decisamente usufruito delle generose donazioni.

È un professionista che ha sempre avuto le idee molto chiare e si caratterizza per la determinazione con cui si applica. Prima di fare qualsiasi cosa, è opportuno possedere una preparazione di eccellenza. È il suo motto ed è quello che ha fatto con il trading.

A chi inizia a operare in Borsa consiglio la massima prudenza e la più scrupolosa preparazione, il rischio di fallire e sempre troppo grande per essere corso impunemente.  

La miglior cosa possa fare chiunque si avvicini per la prima volta ai mercati finanziari è apprendere come funziona un trading system. Questo lo porterà a riconoscere l’importanza del saper lasciare correre i profitti e di come le perdite devono essere tagliate.  

Gary Bielfeldt ha avuto enorme successo sul mercato obbligazionario, fino alla metà degli anni ’80, arrivando a movimentare fino a 145 miliardi di dollari in titoli di stato e guadagnando una media di 42 / 53 milioni di dollari l’anno.

Le sue abilità e performance nel trading sono state citate nel libro Market Wizards del 1989, insieme a trader come Bruce Kovner e Paul Tudor Jones.  

Molti di noi iniziano a fare trading pensando che siamo i migliori e che batteremo il mercato. Va bene avere fiducia, ma non è consigliabile iniziare un’attività e pensare di sapere tutto.  

L’umiltà è una compagna essenziale all’inizio. Molti trader alle prime armi sono avidi e audaci e, naturalmente, finiscono per andare in rovina. 

Questo è il motivo per cui non mi stancherei mai di dire che i trader principianti dovrebbero stare lontano dai mercati, dovrebbero studiarli molto e se operano, lo devono fare con size molto piccole. La cosa di cui hanno bisogno è l’esperienza di prima mano.  

Devono provare, provare e riprovare. Se sono accompagnati da un buon formatore, che li segue sul serio e nel tempo, è ancora meglio. L’esperienza vale molto di più di centinaia di corsi o master, o qualsiasi altra cosa.

Gary Bielfeldt incarna perfettamente l’uomo dalla piena ambizione che ha chiaro cosa vuole e quale scopo raggiungere nella vita. Iniziò con capitale, a dir poco, ridicolo per i suoi tempi, circa 1.000 dollari negli anni ’60. Il suo mercato di riferimento era la soia, dove anche con pochi soldi si poteva riuscire a portare a termine qualche operazione.

Avendo fin da subito le idee chiare, si specializzò su tale mercato evitando in ogni modo la diversificazione. Bielfeldt mirava a operare su mercati dove conosceva un po’ più di tutto. Essere specializzati settorialmente era la grande risorsa che lo portava avanti nelle sue idee.

La completa preparazione sui mercati scelti, la specializzazione, limita il rischio della gestione speculativa. È essenziale conoscere approfonditamente il singolo mercato e appren­dere tutte le variabili che influenzano i prezzi di quel settore.

Gary Bielfeldt studiò il mercato della soia a livello quasi maniacale, sapeva tutto: tecniche di raccolto, le notizie sui pro­duttori, le abitudini dei consumatori, la dinamica dei venti e le condizioni climatiche per regione.

La sua determinazione, la sua visione e il suo metodo lo ha portato a decuplicare il suo capitale, da 1.000 a circa 10.000 dollari, per poi decidere di raddoppiarlo utilizzandolo in una sin­gola operazione, del tipo o tutto o niente.

All’inizio degli anni ’80,  le regole imposte dal governo sul mercato della soia erano diventate più restrittive, non era più possibile acquistare più di seicento contratti contemporanea­mente. Questo piccolo particolare gli creava seri problemi alla sua performance. Il suo capitale era cresciuto notevolmente e doveva impiegarlo da qualche parte.

Cominciò a considerare il mercato dei titoli di Stato a termine, i TBOND future, le obbligazioni. Questa nuova avventura lo portò a nuovi studi e a una nuova specializzazione. I suoi guadagni furono esorbitanti, anche per la sua capacità di resta­re in posizione.

Ma non si limitava solo a restare in posizione, la incrementava sempre di più sfruttando il favore delle leve finanziarie. Diventò presto uno dei più grandi e affermati gestori del mercato dei TBOND, alla pari dei grandi investitori internazionali.

Bielfeldt confessa che voleva usare e specializzarsi nell’analisi fondamentale, ma trovava molto difficile conoscere tutti i fondamenti. Così ha pensato di sviluppare il suo personale sistema per seguire le tendenze, che nella maggior parte dei casi usava per uscire dalle posizioni.

Il mio approccio al mercato si basa in un primo momento sull’analisi fondamentale, mentre utilizzo l’ana­lisi tecnica come strumento di supporto, cioè come protezione in caso i dati fondamentali siano incorretti o male interpretati.

Il mio personale trading system tecnico mi aiuta a scegliere il momento più opportuno per aprire o chiu­dere una posizione, come per esempio avvenne quando, all’ini­zio del 1988, acquistai molti TBOND in previsione di un rallen­tamento dell’economia. Tutto sembrava supportare la mia deci­sione, fino a quando i prezzi cominciarono a scendere; a un certo punto il gestore deve essere in grado di riconoscere che ha sba­gliato e chiudere in perdita senza ulteriori danni.

La mi­glior cosa che possa fare chiunque si avvicini per la prima volta sui mercati finanziari è apprendere come funziona un trading system. Questo lo porterà a riconoscere l’importanza del sapere lasciar correre i profitti e di come le perdite debbano essere tagliate per tempo.

Fondamentalmente, Bielfeldt era un trend follower, studiava le sue operazioni in armonia ai movimenti della tendenza. Acqui­stava quando il mercato si trovava al rialzo e vendeva quando era al ribasso. Concetti molto semplici in fondo. Facevano la differenza il momento di entrata e quello di uscita.

Credo che molti sistemi prevedano troppa movimentazione, abbattendo così le possibilità di performance; a mio parere, l’investitore deve rea­lizzare che un numero eccessivo di operazioni comporta un ele­vato costo di commissioni, che va a incidere profondamente sui gua­dagni netti realizzati. Ritengo quindi che, per essere efficace, un sistema debba essere orientato sul medio – lungo periodo.

Bielfeldt ha creato i suoi personali trading system automatici, ma non si mostrava mai completamente dipendente. Ecco il suo parere in merito:

No, assolutamente. Penso che il giusto ap­proccio sia basato su un misto di intuito e meccanica, lasciando quindi solo il 50% delle decisioni al computer o all’analisi tecnica; il resto deve essere basato sulle proprie sensazioni del momen­to. È ovvio, però, che è inutile parlare di sensazioni se non si dispone di una profonda preparazione sul mercato in cui si opera.

Questo particolare è a dir poco curioso. Bielfeldt parla di sensazioni come strumento del trading, come mezzo per decidere l’entrata o l’uscita dal mercato con una buona percentuale di probabilità di profitto.

Sarebbe bizzarro considerarlo reale e come strumento quasi primario se non fosse per la specifica successiva: è inutile parlare di sensazioni se non si dispone di una profonda preparazione sul mercato in cui si opera. In questa frase Bielfeldt contempla la padronanza di una buona dose di esperienza, quella robusta, capace di far crescere quella vocina interna che molto spesso sostituisce gli allarmi o ci spinge a osare.

A Bielfeldt piaceva molto applicare la strategia del poker al trading. Da buon pokerista giocava solamente quando si presentavano le buone mani e abbandonava, o passava la mano, quando si presentano quelle scarse. Ma quando sentiva un’eccellente percentuale di vittoria a suo favore, alzava la posta e andava fino in fondo.

Gary Bielfeldt credeva e crede molto nella disciplina e nell’importanza di seguire le regole. Lascia correre i profitti ed elimina le perdite, un must sui mercati finanziari, facile da leggere ma difficile d’applicare. Il suo personale consiglio è:

II mi­glior modo che conosco per imparare a essere disciplinati e pazienti è quello di riflettere attentamente su un’operazione, prima di metterla in atto. Occorre sviluppare un piano strategico per varie contingenze. In tal modo non si verrà stravolti da ogni notizia o elemento che porti a una fluttuazione dei prezzi, ma si sarà, al contrario, preparati ad affrontarla; è poi utile fissare un obiettivo di prezzo dì lungo termine, alzando poi lo stop-loss mano mano che i prezzi si dirigono verso quel livello; dopo aver fissato l’obiettivo, e avendo chiara la strategia da seguire in caso di un’inversione dei prezzi, diventa molto più facile operare discipli­natamente. 

Un’altra sua considerazione è: 

La maggior parte di chi perde movimenta troppo il por­tafoglio 

Gli elementi di successo hanno caratteristi­che ben precise secondo la sua personale visione:

  1. Disciplina. Questa è la travolgente caratteristica numero uno di Bielfeldt, la più importante per un trader di successo. Bielfeldt afferma che la maggior parte dei trader perde perché vanno in overtrade, fanno più entrate del dovuto, e quindi costretti a recuperare anche il costo delle commissioni. Essendo più disciplinati, e scegliendo i punti di entrata con saggezza, si può essere redditizi con una percentuale di vincita soddisfacente. Questo porta a rispettare automaticamente lo stop-loss, cosa che invece molti non fanno perché psicologicamente impediti.
  1. Pazienza. Quando Bielfeldt dice pazienza, intende la capacità di stare al mercato con un buona operazione. Dal punto di vista di Bielfeldt, le negoziazioni vincenti sono difficili da ottenere, diventa importante non uscire troppo presto.
  1. Coraggio. Bielfeldt afferma che hai bisogno di coraggio per entrare nel mercato e il coraggio deriva da un’adeguata capitalizzazione. Non bisogna confondere questo principio con l’idea che dovresti tradare con un capitale più grande delle tue capacità. Bielfeldt scoraggia questa tendenza, specialmente nei trader novizi, e ricorda che se si è troppo sotto con le perdite, si avrà più difficoltà a recuperare ciò che si è perso. Il coraggio nasce dalla propria consapevolezza di preparazione professionale congiunta all’abilità di riconoscere i momenti propizi per entrare al mercato. È in questo momento che entra in gioco il coraggio, per approfittarne.
  1. Capacità di perdere. Bielfeldt crede che: dovresti avere un atteggiamento sereno anche se perdi un’operazione. Puoi gestirla senza problemi, anche emotivamente, e tornare a fare il prossimo trade. La capacità di perdere presuppone non il distacco completo dal denaro, ma la capacità di sopportazione psicologica nel caso in cui una o più operazioni fossero chiuse in perdita.
  1. Ambizione. Non si tratta di fare soldi, si tratta di vincere. Questo è il pensiero di Beilfeldt e molti altri trader di successo.

Cinque punti essenziali che dovrebbero essere patrimonio personale di tutti i traders.

La storia di Bielfeldt ci fornisce un brillante esempio d’ispirazione per ciò che può essere definito raggiungibile, adottando pazienza e uno stile di negoziazione aggressivo. Rappresenta di fatto un individuo che, a partire da una quantità minuscola di denaro, lavorando in modo indipendente, senza il beneficio dello staff o di una tecnologia avanzata, è diventato uno dei trader di maggior successo al mondo.

Sfortunatamente, Bielfeldt ha perso molti, ma molti soldi alla fine degli anni ottanta. Si quantificano in circa 172 milioni di dollari, operando sempre sul mercato obbligazionario.

Sembra che il suo sistema di trading sia stato schiacciato e vinto dai mercati obbligazionari quando questi avevano un andamento bloccato e noioso. Da buon trader ha sottovalutato che si dovrebbe diversificare e adeguare il proprio trading system ai tempi che si stanno vivendo. I mercati cambiano continuamente.

Il mercato obbligazionario era stato eccellente quando aveva cominciato a trattare i TBonds, solo perché aveva individuato una tendenza che è durata anni. Questa sua esperienza ci insegna di stare nettamente in guardia raffinando continuamente la nostra strategia, attraverso vari test che siano capaci di rispecchiare il tempo attuale, il presente.

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