Larry Hite
Larry Hite non ha avuto una vita subito indirizzata al trading. Ha vissuto diverse esperienze lavorative durante i suoi anni giovanili, senza mai raggiungere risultati eccellenti.
Finito il college, con molta facilità passava da un lavoro all’altro senza mai riuscire a scegliere cosa volesse fare davvero. Aveva prodotto sceneggiature per film che non hanno mai trovato finanziamento per la loro realizzazione; faceva l’attore occasionale e sbarcava il lunario in attesa di tempi migliori.
Dopo un ultimo e fallimentare tentativo di esercitare l’attività di agenzia per rockstar, riuscì a trovare lavoro presso una brokerage house americana da dove iniziò la sua nuova e definitiva carriera. Era il 1968 ed era stata una grande delusione per lui, andare a finire così e a svolgere un lavoro che non c’entrava nulla coi suoi interessi e soprattutto dove non capiva nulla.
Questo è quello che pensava perché non si rendeva conto che quella era l’attività per cui il destino l’aveva chiamato. Cominciò a lavorare senza capire granché. Come lui stesso dichiara:
All’inizio della mia carriera chiusi un paio di operazioni con successo, sentendomi immediatamente un genio della Borsa. Puntai allora buona parte del mio capitale in modo dissennato, finendo per perdere quasi tutto quello che avevo; mentre ogni giorno il mio capitale diminuiva, iniziai perfino a pregare perché i titoli risalissero. Finì male, ritrovandomi con gli amici a chiedermi il conto; ma, in compenso, imparai molto.
Passarono circa dieci anni, dopo una lunga serie di alti e bassi, prima di poter dire di aver finalmente compreso i reali meccanismi che muovevano i mercati finanziari.
Dopo aver avuto tale sicurezza, insieme a Michael Delman, programmatore, e Peter Matthews, elaboratore statistico, fondò la Mint Investment Management Company. L’obiettivo principale era quello di trovare un supporto statistico che si ripetesse quasi con certezza per essere confermato e applicato come Sistema di Trading.
Larry Hite era ossessionato dalle perdite e voleva fare di tutto per limitarle e proteggere il proprio capitale. Studiando la storia di certi personaggi non voleva trovarsi nelle condizioni di subire perdita dalle quali sarebbe stato molto difficile risollevarsi.
Uno dei più grossi trader sul mercato del caffé mi chiese come potessi io sapere più di lui del caffé, lui conosceva i ministri, sapeva dove erano le barche che lo trasportavano. Sapeva tutto del caffé. Io gli risposi che aveva ragione e infatti non sapevo niente del caffé, neanche lo bevevo. “E allora come fai a fare trading sul caffé?” Io gli risposi semplicemente: “controllando il rischio”. Lui mi pose la stessa domanda altre cinque volte, ottenendo sempre la stessa risposta. Tre mesi dopo seppi che aveva bruciato 100 milioni di USD sul mercato del caffé. Evidentemente non aveva capito cosa intendevo.
Nell’anno 1981 cominciò la sua avventura gestendo le operazioni con il sistema elaborato dalla sua società, la Mint. Ebbe eccellenti risultati. In sette anni, dal 1981 al 1988, riuscì a ottenere un ritorno annuale medio del 30%. Potrebbe sembrare poco ma così non è se pensiamo che Hite puntava sulla regolarità delle entrate.
Introito medio non significa che era sempre del 30%. La sua performance non è mai stata minore del 13% e ha raggiunto picchi massimi del 60%. Non ha mai subito perdite consistenti. In nessun mese si è verificata una perdita superiore all’1% e ha registrata un solo semestre negativo con una chiusura in perdita del 15%, peraltro poi recuperata immediatamente.
Larry Hite aveva messo a punto una bella macchinetta stampa soldi, senza troppe difficoltà. I suoi intensi studi e le sue collaborazioni dopo anni di sacrificio portarono finalmente il risultato voluto. Nel 1990, la Mint era diventata la più grande compagnia di consulenza per il trading di materie prime al mondo in termini di patrimonio gestito.
Il suo risparmio gestito salì vertiginosamente: da 2 milioni di dollari iniziali si ritrovò ben presto con un capitale di oltre 800 milioni. Una cifra eccezionale per un giovane gestore.
Il mio trucco non sta in nessun metodo particolarmente segreto, bensì nell’aver compreso sulla mia pelle come la gente tende a sbagliare ripetutamente nello stesso modo. Prenda per esempio quelli che costruiscono sofisticati sistemi computerizzati: lavorano come dei matti per mesi, riuscendo ad ottenere sistemi veramente validi e poi finiscono inevitabilmente per abbandonarli nel momento in cui danno qualche indicazione sbagliata. La gente sbaglia da secoli: nel 1637 i tulipani in Olanda quotavano 5.500 e due mesi dopo 50; nel 1929 Air Reduction era salita fino a 233 dollari per poi crollare a 49. Il punto è che, assodato che la gente non cambia, occorre utilizzare un sistema unico, rigoroso, di comprovata affidabilità.
Ogni Trader vive un personale approccio con il mercato. Quello di Hite è un approccio prettamente statistico. È abituato a dare poco spazio alle parole e molto ai numeri, alle probabilità e alle percentuali. La sua conoscenza statistica lo rendeva talmente sicuro da esporsi anche con i clienti senza perdere la sua affidabilità.
Una volta arrivai in ufficio e trovai il mio partner quasi in lacrime, per via di crollo improvviso dei mercati avvenuto dopo un particolare annuncio della Federal Reserve. Il mio partner aveva perso pochi giorni prima un importante cliente che aveva sottoscritto il nostro fondo d’investimento a 15 dollari per quota, contro i 12 a cui era crollato ora. Presi immediatamente il telefono e chiamai il cliente spiegandoli che un evento di quel genere accadeva statisticamente ogni 9 anni, e che sarebbero occorsi 9 mesi per ritornare al livello precedente. Gli assicurai inoltre di aver investito un’ulteriore somma a livello personale nel fondo. Il cliente fu così sollevato che raddoppiò il suo investimento e terminò due anni dopo con quattro volte il suo capitale.
Il lavoro incessante di Hite, come d’altronde sono abituati a fare molti altri grandi trader, è sulla gestione del rischio. Deve sapere statisticamente dove sono le zone pericolose del grafico, perché e in quali momenti dell’anno per ottenere particolari performance. Questa capacità d’informazione è la più importante per il successo finale.
L’unica ragione perché alla Mint otteniamo performance regolari e costanti è che stressiamo il concetto di rischio oltre ogni limite. Una volta avevo un amico, un noto trader sui mercati futures del caffè. Questo sapeva tutto, ma proprio tutto, sul caffè, che era oggetto della sua speculazione. Queste sue conoscenze gli permisero di accumulare una fortuna di oltre 100 milioni di dollari, fino a diventare il principale operatore del settore. Un giorno, ad un pranzo, mi chiese come potessi operare su tale mercato senza conoscere molto sul caffè. Io gli risposi semplicemente “controllando il rischio”. Lui mi pose la stessa domanda per altre cinque volte, ottenendo sempre la stessa risposta. Due anni dopo seppi che aveva bruciato quasi tutto il suo capitale con poche operazioni sbagliate; evidentemente non aveva capito cosa intendevo…
La caratteristica di Larry Hite è quella di operare su quanti mercati ritiene opportuno, non badando troppo alla merce o al titolo trattato.
Per me comprare caffè, oro o IBM è la stessa cosa: in ogni caso, la mia posizione non sarà più dell’1% del mio portafoglio e in ogni caso non perderò più dell’I o del 2%.
Una cosa è certa, non tutti possono lavorare contemporaneamente su più mercati, è cosa veramente impossibile; immaginiamo quello che può fare un investitore privato che spesso gli riesce difficile seguire bene anche un solo mercato.
Larry Hite se lo poteva permettere per via dei trading system di segnale che aveva realizzato con i suoi soci, dopo anni di studi e di statistiche. L’unico sistema per ottenere tanta efficienza è quello di usare una metodologia costante e collaudata, con dei backtest certi e affidabili.
Le quattro regole d’oro di Larry Hite:
- 1) Non utilizzare mai più dell’1% del capitale su un singolo titolo.
- 2) Opera sempre in armonia con la tendenza generale.
- 3) Diversifica gli investimenti.
- 4) Attenzione alla volatilità ed eventualmente sospendi la tua operatività.
Hite è il presidente di una fondazione a scopo benefico, The Hite Foundation. La fondazione è stata costituita con l’obiettivo di alleviare le sofferenze dei senzatetto di New York, ma non si limita solo a questo: aiuta accademici e gli studiosi di tutto il mondo, il cui lavoro e le cui vite sono minacciate dai loro governi repressivi fornendo loro un rifugio sicuro. Parte dei fondi vengono anche impiegati per finanziare iniziative scolastiche e di istruzione in tutto in mondo.
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