Oops!, il pattern di Larry Williams

Oops! inversione al ribasso di Larry Williams

Oops!, il pattern di Larry Williams

Il termine Oops! deriva dallo stupore che si verifica come conseguenza del movimento del prezzo, quando il pubblico vende, o acquista, in apertura di seduta, basandosi su notizie particolari, sui grafici o altro, e il prezzo gli si ritorce contro, ritornando sui suoi passi. È un pattern consigliato sui timeframe daily.

La domanda che sorge, a quel punto, è: voglio ancora restare al mercato? Molto spesso, si decide di uscire dalle operazioni, lasciando la perdita sul mercato, per pensare a un nuovo acquisto o alla ricopertura delle vendite, generando più energia al nuovo rally in atto. Tra tutti i pattern, con cui Larry Williams ha lavorato, Oops! è quello che ha ritenuto più attendibile.

Larry Williams descrive questo pattern in questo modo: è basato su una risposta eccessivamente emotiva, seguita da una rapida inversione legata alla concomitante reazione del prezzo. Questa eccessiva reazione produce un gap tra la chiusura del giorno prima e l’apertura di oggi.

Oops! diventa un segnale di acquisto quando l’apertura del mercato è inferiore al minimo precedente. Questa rara conformazione indica una potenziale inversione del mercato.

Cos’è che prepara questo pattern? La pressione di vendita estrema che getta il pubblico nel panico all’apertura, provocando un’ulteriore corsa alla vendita.

È un fenomeno di manipolazione che diventa tanto più incisivo quanto più il prezzo di apertura è inferiore al range del giorno precedente.

Il setup long di questo pattern è:

  • Apertura inferiore al minimo del giorno precedente (gap).
  • Il prezzo sale recuperando il minimo del giorno precedente (significa che le pressioni di vendita sono state annullate) e, molto probabilmente, comincerà a risalire abbastanza velocemente.
  • Si entra al rialzo non appena il prezzo recupera il minimo del giorno precedente.

Oops! inversione al rialzo di Larry Williams

Si può facilmente intuire che il setup short funziona in maniera inversa:

  • Apertura superiore al massimo del giorno precedente (pressione di acquisto in gap).
  • Il prezzo scende fino al livello del massimo del giorno precedente (significa che le pressioni di acquisto sono state annullate), confermandoci che il gap non ha resistito e, molto probabilmente, comincerà a scendere abbastanza velocemente.
  • Si entra al ribasso non appena il prezzo scenderà al di sotto del massimo del giorno precedente.

Oops! inversione al ribasso di Larry Williams

Ovviamente, Larry Williams ha ben calibrato il pattern con altri particolari, facciamo un esempio: sull’SP500 analizza i segnali di vendita durante un giorno della settimana che non sia mercoledì o giovedì, cioè i giorni dove è più probabile che si verifichi un andamento negativo del mercato. Oggi questo parametro si dovrebbe riverificare. Seguendo i setup, si compra oggi per uscire all’apertura dell’indomani.

Sui Bond invece prendeva posizione ogni giorno della settimana tranne il mercoledì, rendeva di più. Il mercoledì vendeva se trovava un gap all’apertura e un’inversione del prezzo. Si possono aggiungere anche altri parametri, come la media mobile.

Larry Williams, proprio sui Bond, fece un test: utilizzando il segnale d’ingresso Oops!, lo fece in acquisto, tutti i giorni tranne il giovedì se la media mobile a 9 giorni di venerdì era inferiore a quella del giorno precedente. L’uscita avveniva alla prima apertura positiva dopo il terzo giorno.

Raggiunse un risultato di guadagni ottimi e sorprendente. Le percentuali si alzarono di molto. Il pattern e la strategia si possono ottimizzare come si vuole, ogni trader avrà le sue fantasie e metterà sul banco le sue idee. Si può scegliere di seguire il pattern libero, generico, così per com’è, o iperottimizzarlo fino all’estremo. Ovviamente è un pattern che deve essere adeguato ai tempi nostri.

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