Decidi o aspetti?

Trading Bull Club - decisione o dubbio

Decidi o aspetti?

Il primo passo per migliorare i tuoi risultati di operatività sui mercati richiede la capacità di esaminare le tue azioni per fare un’autovalutazione completa e onesta. La sfera psicologica è la parte più importante dell’equazione, è necessario fare un inventario delle tue armi migliori e di quelle peggiori; un elenco delle tue azioni, di come reagisci emotivamente a una determinata situazione di mercato.  

Il problema non è mai stato il grafico o il mercato, ma come reagisce l’operatore ai movimenti del prezzo. Fai un’analisi delle tue azioni e reazioni. Cosa riesci a fare? Sei aggressivo? Sei deciso quando entri al mercato? Sei spaventato? Indeciso?

Una frase popolare che colonizza le menti di tante persone, compresi gli investitori e che molto spesso causa perdite o mancate opportunità, “aspetta un attimo, ci penserò”. L’ho sentita dire a diverse categorie di persone, di qualsiasi livello e settore commerciale.  

Un trader, che si vuole chiamare tale, deve agire piuttosto che aspettare e vedere per poi “reagire al mercato”. Un professionista è deciso, veloce. Gli spasmi e le indecisioni generati dalla paura, dal dubbio o dall’avidità, molto probabilmente non porteranno risultati costanti e buoni.

L’esitazione è il nemico numero uno di un’analista. Pianifica l’operazione e poi agisci! Gli effetti del contrario potrebbero essere disastrosi. Un trader identifica l’opportunità e cerca di acquistare nell’area d’ingresso pianificata, né prima né dopo. Stabilisce il suo fattore di rischio che può essere basato sulla disponibilità a una certa perdita o sulla violazione tecnica di un livello di supporto.

Quando arriva il momento di piazzare l’ordine non deve avere dubbi o farsi invadere la mente dal “ci penserò”. Se questo pensiero invade la vostra mente, bisogna chiedersi: perché si è innescato? È una mancanza di fiducia nelle proprie capacità di analisi, l’insicurezza che l’operazione potrebbe non funzionare o la paura che sia danneggiata la propria reputazione se si subisse un fallimento? Forse, si ha paura di perdere il denaro e di subire un’esperienza umiliante.

La condizione di fermo costringe l’operatore, inevitabilmente, a continuare a seguire il mercato. Se l’operazione prevista avesse funzionato, quel “Ci penserò” si trasformerebbe in “Mannaggia, avrei dovuto farlo!” o “Lo sapevo che avrebbe funzionato!” o, meglio ancora, “Non so cosa mi sia preso. Sono stato un cretino”.

La persona che vive quest’esperienza non solo subisce la perdita di una mancata opportunità, ma comincia a entrare in conflitto con se stesso, nel peggiore dei casi ingigantisce le emozioni subite facendole diventare delle vere e proprie frustrazioni. È qui che deve fermarsi, prima che sia troppo tardi, e rifarsi a delle piccole e semplici regole:

Pianifica e agisci! Anche se andasse male, è meglio correre un rischio e fallire piuttosto che non correre alcun rischio. Questa è la legge del mercato. Non tutte le operazioni saranno vincenti. Questo è il motivo per cui devi usare solo il tuo capitale di rischio.

Un altro ottimo esempio che mi permetto di fare è quando un trader ha una posizione sul mercato e ha un profitto, piccolo o grande non importa.

Qualsiasi operatore sa che le condizioni del mercato potrebbero cambiare da un momento all’altro: fattori tecnici di domanda o offerta o un evento fondamentale ne determinano le oscillazioni.

In un determinato momento, l’analista sa che l’operazione non funziona più e che dovrebbe essere chiusa, ma entra in scena quel “Ci penserò”. Ecco che quel profitto comincia a diventare nullo o, addirittura, si traduce in perdita sostanziale.

Non bisogna solo saper entrare al mercato, ma bisogna anche saper quando uscire, e con decisione. La gestione di quest’attività non riguarda soltanto i rischi che ci assumiamo per la gestione di ogni operazione, ma anche e soprattutto come gestiamo i profitti che abbiamo con l’operazione aperta.

Un profitto diventa profitto quando esci da una posizione e lo incassi. Fino ad allora è solo un profitto di posizione aperta. Le emozioni, come l’avidità o la propria soddisfazione a vincere, possono essere disastrose. Possono trattenerti al mercato più a lungo di quanto un determinato profitto richieda.

Timing, la parola giusta. Un trader di successo ricerca e perfeziona il timing nelle condizioni giuste. Timing, puro e semplice. Studia le tue entrate e le uscite dal mercato. Pianifica l’operazione ed esegui quel piano di entrata e di uscita. Se qualcosa non funziona, esamina i fattori in modo da poter imparare dall’esperienza.

Le perdite fanno parte del trading, non impressionarti, ma i disastri ne devono restare fuori. Le perdite devono essere ridotte al minimo ed esaminate. Studia cosa è andato storto e usa le tue scoperte come esperienza per le operazioni successive.

Jesse Livermore è stato un trader molto spericolato, come altri famosi trader, e ci insegnano molto sulla gestione del denaro e il money management. Sei fuori dal gioco se perdi tutto. Non perdere tutto in un colpo solo.

I profitti devono essere gestiti e devono essere presi, perché i mercati danno, ma è più certo che cercano di portare via.

Trading Bull Club

 

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